Le ETN di VanEck sulle criptovalute sopra quota 500 milioni

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Dalla quotazione in Borsa della sua prima ETN (Exchange traded note) sul bitcoin circa un anno fa, la società di gestione VanEck ha raccolto un patrimonio complessivo di oltre 500 milioni di dollari Usa su queste soluzioni di investimento. In Europa, l’offerta di VanEck di prodotti quotati sulle criptovalute si compone di cinque soluzioni. Oltre a VanEck Vectors Bitcoin ETN, che attualmente ha un patrimonio di oltre 315 milioni di dollari, a marzo 2021 è stata lanciata VanEck Vectors Ethereum ETN, con un un patrimonio di oltre 125 milioni di dollari. A settembre 2021, si sono poi aggiunte tre nuove ETN sulle attività digitali: Solana, TRON e Polkadot.

“La risposta alle nostre ETN sulle criptovalute è stata estremamente positiva”, spiega Martijn Rozemuller, Ceo di VanEck Europe, “e dimostra che gli investitori sono alla ricerca di soluzioni di investimento semplici e convenienti su questi asset”.

VanEck ha in programma di lanciare a breve altre ETN sulle criptovalute, confermando il proprio ruolo pionieristico nelle soluzioni di investimento innovative e orientate al futuro. “Per noi, il futuro delle criptovalute risiede nelle piattaforme di smart contract e nelle applicazioni decentrate che rendono il mercato dei servizi finanziari significativamente più efficiente”, aggiunge Rozemuller: “Gli smart contract permettono di migliorare i processi e creare modelli commerciali completamente nuovi”.

“Ether e Bitcoin sono le due principali criptovalute, ben consolidate sul mercato, e grazie alla bassa correlazione con altre classi di attività rappresentano una buona opportunità per diversificare il portafoglio”, continua Rozemuller. “Il mercato è in continua evoluzione: oggi le criptovalute disponibili sono circa 10 mila, ma nessuno sa quale sarà la più importante tra dieci anni”.

VanEck vede una importante crescita dei crypto-asset. Come dichiarato anche da Jon Cunliffe, vicegovernatore della Banca d’Inghilterra, in un recente discorso, solo quest’anno le valutazioni sarebbero aumentate di circa il 200%, passando da una capitalizzazione di poco meno di 800 miliardi a circa 2.300 miliardi di dollari, considerando poi che fino a cinque anni fa le criptovalute valevano solo circa 16 miliardi di dollari.