ABRDN fissa l’obiettivo di ridurre del 50% l’intensità di carbonio dei suoi investimenti entro il 2030

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In occasione del Finance Day della COP26, abrdn ha annunciato il suo obiettivo di ridurre del 50% l’intensità di carbonio degli asset che gestisce entro il 2030 rispetto allo scenario di riferimento del 2019.

abrdn ha sviluppato una strategia sui cambiamenti climatici incentrata sul Net Zero Directed Investing (NZDI). Questo implica l’avvicinamento all’obiettivo di azzeramento delle emissioni nel mondo reale, non solo nei portafogli. abrdn cercherà di raggiungere questo traguardo attraverso una serie di azioni, inclusa una rigorosa ricerca di traiettorie a zero netto, sviluppando soluzioni di investimento che puntano alle emissioni zero e promuovendo l’active ownership per influenzare imprese e governi.

L’obiettivo sarà perseguito tramite tre pilastri:

  1. Decarbonizzazione: abrdn è impegnata a tracciare e ridurre l’intensità di carbonio dei suoi portafogli. Questo implica la costante integrazione dell’analisi dell’impronta di carbonio nel processo d’investimento e un focus sui leader nell’ambito della transizione e sulle soluzioni climatiche credibili. Nei nostri investimenti azionari, obbligazionari e quantitativi la maggior parte degli asset ha già un’intensità di carbonio inferiore al benchmark e la nostra attività immobiliare si è impegnata ad allineare i suoi asset all’obiettivo net zero 2050.
  2. Offrire soluzioni net zero: abrdn è impegnata ad aumentare la proporzione di asset che confluiscono nelle soluzioni di investimento a zero netto. Attualmente, circa il 30% dell’AuM viene gestito in linea con gli obiettivi net zero 2050. abrdn mira ad aumentare questa percentuale attraverso lo sviluppo costante di soluzioni net zero in tutte le classi di investimento, tramite il coinvolgimento diretto dei clienti e la transizione della sua gamma di fondi a favore degli obiettivi di azzeramento delle emissioni.
  3. Active ownership: abrdn si impegna a votare e a dialogare con le aziende in cui investe per favorire il cambiamento e la transizione degli asset reali. Il team avvierà un processo di engagement con i principali emettitori di carbonio finanziati in cui investiamo attraverso azioni e obbligazioni, favorendo la trasparenza sui progressi ottenuti nelle principali fasi di transizione rispetto a standard rilevanti, come il benchmark Climate Action 100+ net zero. abrdn disinvestirà dalle società che dopo due anni non abbiano compiuto progressi sufficienti verso gli obiettivi di transizione, a meno che questo non sia in linea con il mandato del cliente.

Consapevole del fatto che il cambiamento sostenibile inizia dalle sue stesse operazioni, abrdn annuncia inoltre l’ambizioso obiettivo di raggiungere operazioni net zero entro il 2040.

Stephen Bird, CEO di abrdn, ha dichiarato:

“In abrdn siamo perfettamente consapevoli del nostro obbligo di promuovere il cambiamento verso lo zero netto. Per questo sono lieto di annunciare questi impegni sul clima, che sono il proseguimento di quelli presi all’inizio dell’anno, sia per gli investimenti che gestiamo che per le nostre operazioni.
Ma dobbiamo essere molto chiari: spostare semplicemente il denaro dei nostri clienti da titoli a elevata intensità di carbonio ad alternative più ecologiche non risolverà la crisi mondiale. Decarbonizzare un portafoglio non equivale a decarbonizzare un settore. Per arrivare a questo dovremo coinvolgere attivamente le imprese, poiché il cambiamento sarà più radicale se sosterremo aziende credibili nel loro percorso di riduzione dell’intensità di carbonio.
E i gestori patrimoniali non possono operare nel vuoto. È indispensabile un’azione collettiva e più coraggiosa da parte dei governi. Incentivi efficaci sotto forma di un’adeguata tariffazione del carbonio sono fondamentali per consentire un’allocazione dei capitali in linea con l’obiettivo di azzeramento delle emissioni e per creare un contesto di investimenti che ricompensi le aziende che fanno scelte ecologiche. È inoltre necessario un dibattito e interventi adeguati sul ruolo del sistema fiscale nella transizione. La tariffazione del carbonio deve essere incentrata sul cambiamento dei comportamenti e deve garantire una giusta transizione su scala nazionale e locale.”