Lavoro/agricoltura 4.0: Abaco sbarca a Roma e assume nuovi esperti digitali

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Abaco Group, player di riferimento europeo nella fornitura di soluzioni software per la gestione e il controllo delle risorse territoriali orientate all’agricoltura di precisione e alla sostenibilità ambientale, sbarca a Roma, in Via Magenta 5, con una nuova sede di 500 mq, inaugurata oggi, che ospita già 50 collaboratori di cui 20 assunti durante il lockdown. Esperti di intelligenza artificiale, big data specialist e sviluppatori, il cui numero aumenterà nei prossimi due anni con l’obiettivo di arrivare a oltre un centinaio di risorse.

Con l’apertura della sede romana, il Gruppo, che ha il proprio headquarter a Mantova e una sede a Reading (UK), intende rafforzare il proprio business italiano ed europeo consolidando il legame con le Istituzioni, con il mondo dell’Università e della ricerca e con gli altri player dell’ecosistema dell’innovazione e del digitale.

“L’innovazione tecnologica e digitale rappresenta uno dei capisaldi del nuovo modello di sviluppo dell’agricoltura”, ha dichiarato Antonio Samaritani, Ceo di Abaco. “L’impiego di soluzioni innovative – IoT, intelligenza artificiale, big data – diventa il fattore abilitante che consentirà al comparto agrifood di garantire cibo a sufficienza per una popolazione mondiale in continua crescita. Solo impiegando in maniera intelligente le risorse a disposizione, assicurando sempre più la produzione di qualità e lavorando a soluzioni che consentano di ridurre il consumo di acqua e suolo, saremo nelle condizioni di rispettare gli obiettivi di sostenibilità e produttività che sono stati definiti a livello planetario. È proprio in questo contesto – ha aggiunto Samaritani – che emerge sempre più la necessità di una maggiore osmosi tra ricerca e mercato per il settore primario e per tutti gli attori della filiera produttiva”.

Quest’anno, Abaco ha lanciato “Abaco Farmer R2U (Ready to Use)”, una piattaforma particolarmente innovativa che grazie alla valorizzazione di dati territoriali e agronomici può accompagnare le piccole imprese agricole a intraprendere un modello produttivo più efficiente e sostenibile consentendo un monitoraggio più semplice di questo tipo di aziende, e “Abaco Agri”, la soluzione software destinata ai governi nazionali e locali per la gestione del nuovo ciclo della Politica Agricola Comune (PAC), nata anche grazie ai contributi tecnico scientifici sviluppati nel corso dei lavori del Think Tank Agritech Innovation (TAI), creato da Abaco in collaborazione con il Centro per lo sviluppo agricolo e rurale (CESAR) dell’Università di Perugia.

Il Gruppo, che nel 2019 aveva realizzato un fatturato pari a 8.4 mln di euro, chiuderà il 2021 superando i 14 mln, con una crescita del 70% nel corso dell’ultimo biennio. Il piano per il 2022 è quello di andare oltre la soglia dei 20 mln confermando la spiccata matrice internazionale dell’azienda, la cui quota di ricavi provenienti dall’estero corrisponde a circa il 60%.