Rincari in bolletta: le impennate delle materie prime e i suggerimenti per imprese e consumatori

-

Con il nuovo anno sono entrate in vigore le nuove tariffe stabilite dall’Autorità italiana per energia reti e ambiente, con ulteriori rincari relativi ai costi dell’energia e inevitabili ricadute su famiglie e imprese.

Da un’analisi dei dati emerge che nel 2021 le famiglie hanno subito in bolletta un aumento medio del 32% su base annua, con un incremento del 31% rispetto al 2020 per il gas e del 33% per l’energia elettrica. L’ARERA ha previsto, inoltre, nel primo trimestre 2022 un aumento del 55% per l’elettricità e del 41,8% per il gas, con un esborso in termini monetari pari a 334 euro in più per l’energia elettrica e di 610 euro in più per il metano. Si prevede, inoltre, per il 2022 un trend di costi abbastanza elevato che potrebbe registrare una decrescita solo nel 2023.

Perché questa impennata? Lo abbiamo chiesto a Roberto Bianchessi, Direttore Maketing & Sviluppo Enercom Luce e Gas.

“Da un punto di vista dello scenario internazionale, il gasdotto Nord Stream 2, che unisce la Russia alla Germania, ricopre un ruolo cruciale: tale gasdotto è ormai pronto ed è di strategica importanza per la Russia, perché permetterebbe di importare gas in Europa senza passare attraverso altri Paesi, con un’importante riduzione di costi. Il Nord Stream 2 è, però, bloccato dalla mancata erogazione, da parte dell’UE e della Germania, delle licenze di utilizzo a causa di una complessa situazione geopolitica. A questo blocco la Russia ha reagito chiudendo i rubinetti del gasdotto Yamal, una delle tre vie usate per convogliare il metano all’Ue passando per la Polonia e la Germania.

Senza entrare nel merito di questioni geopolitiche complicate – in termini pratici – bisogna innanzitutto sottolineare che a metà del 2020, in piena pandemia, i prezzi erano scesi al minimo storico di 40 euro al megawattora. L’attuale rincaro è dovuto al fatto che il prezzo del gas e della CO2 sono aumentati sensibilmente. Nel primo caso bisogna specificare che gli stoccaggi di gas naturale in Europa sono ai loro minimi storici rispetto al 2013: attualmente i livelli di gas nei depositi sotterranei sono, infatti, solo al 50% della loro capacità, rispetto alla media del 70% e questo ha mandato i prezzi del metano alle stelle. Il rincaro della materia prima è dovuto, inoltre, al miglioramento dell’emergenza pandemica e alla relativa ripresa economica che ha portato alla riapertura di attività commerciali e imprese con una conseguente richiesta crescente di energia. Su questo ha inciso, notevolmente, anche la ripresa economica della Cina nel 2021 e la crescente domanda energetica da parte del Paese. La Cina è però, attualmente, sotto una grave crisi dell’energia che sta colpendo il cuore industriale del Nord-Est del paese con una ripercussione a livello internazionale.

Sul fronte CO2, invece, i rincari sono legati ai prezzi crescenti delle quote di emissione ETS che vengono incrementati gradualmente per incentivare le aziende alla decarbonizzazione: nel 2021 tale costo è passato da 33 euro per tonnellata a 79 euro per tonnellata; questo scenario ha portato, quindi, anche a un aumento inevitabile dei costi di produzione e delle tariffe in bolletta.

Bisogna sottolineare, inoltre, che in Italia nonostante il trend in crescita delle rinnovabili, il combustibile fossile resta il principale mezzo per la produzione dell’energia elettrica: con l’impennata del gas e delle quote ETS anche il prezzo dell’energia è salito e in un anno è aumentato del 400% (da 61 euro/MWh a 288 euro).

In questo scenario, imprese e consumatori sono in grave difficoltà: per mitigare gli aumenti dei costi in bolletta si possono però mettere in pratica piccoli accorgimenti per ridurre gli sprechi sia in termini energetici che economici ed ambientali”.

Enercom luce e gas, società di vendita del Gruppo Enercom – una delle maggiori realtà italiane private del settore Energy & Utilities – mette a disposizione tutti i canali web e telefonici per supportare i cittadini e fornire loro tutte le informazioni necessarie. Ecco alcuni consigli pratici dell’azienda rivolti ai consumatori:

  • bisogna sempre monitorare il mercato per individuare l’operatore e l’offerta più in linea con le nostre esigenze: attenzione alle promozioni “aggressive” e alle false promesse di risparmio, nella maggior parte dei casi i costi eccedenti vengono reinseriti e spalmati lungo tutta la durata del contratto;
  • il prezzo fisso mette al riparo dalle fluttuazioni dei costi e nel breve periodo può portare a un risparmio se è stato fissato in una fase antecedente alle impennate dei prezzi; bisogna, però, sempre ricordarsi che se il costo dell’energia sul mercato all’ingrosso diminuisce, si potrebbe rimanere “bloccati” con una tariffa più elevata fino alla scadenza del contratto;
  • è utile verificare se il proprio operatore offre alle famiglie la possibilità di rateizzazione per il pagamento delle bollette; Enercom luce e gas, oltre a quanto indicato dall’Autorità per l’Energia, mette a disposizione questo servizio in particolari situazioni di difficoltà.
  • migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni è sicuramente un passo importante e molto utile per la riduzione dei costi; ad esempio, l’utilizzo di una caldaia a condensazione, in luogo di una caldaia tradizionale, abbinata a sistemi di termoregolazione può portare a un risparmio sui consumi di circa il 15-25%. L’utilizzo delle valvole termostatiche, oltre ad aumentare il risparmio ottenibile, consente di regolare la temperatura desiderata, anche differenziandola per ambiente in funzione delle abitudini di utilizzo dello stesso. In generale, interventi combinati di riqualificazione energetica come l’isolamento termico, il fotovoltaico, la pompa di calore e l’utilizzo di applicazioni di domotica, permettono di ridurre sensibilmente i consumi con un taglio in bolletta che va dal 10% ad oltre il 50%.