Gli investitori EMEA cambiano l’asset allocation in base all’impatto dei cambiamenti nei mercati, nel clima e nella società sulla costruzione dei portafogli

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Gli investitori istituzionali dell’area EMEA hanno in previsione un aggiornamento del loro portafoglio per gestire i cambiamenti che intervengono sui mercati, a livello ambientale e nelle comunità, in base ad un’indagine condotta da Nuveen, investment manager globale con oltre 1.000 miliardi di dollari di asset in gestione.

Quasi due terzi (64%) degli investitori dell’area EMEA sono più preoccupati oggi della possibilità che eventi estremi possano stravolgere le strategie d’investimento rispetto a due anni fa e il 50% afferma che le dinamiche di lungo termine dei fondamentali di mercato hanno perso rilevanza.

I dati sono emersi dal secondo studio annuale EQuilibrium Global Institutional Investor di Nuveen, in occasione del quale sono stati intervistati 800 investitori istituzionali, tra cui fondi pensione privati e statali, assicurazioni, fondazioni, fondi previdenziali, fondi sovrani, banche centrali, e consulenti di oltre 20 paesi.

L’area EMEA si conferma leader nella corsa globale contro il cambiamento climatico

La valutazione più significativa tra gli investitori dell’area EMEA è il legame intrinseco tra rischio climatico e rischio d’investimento. L’84% degli investitori e dei consulenti in questa regione concorda sul fatto che la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio sia inevitabile e l’87% ritiene che questa transizione offrirà nuove opportunità di investimento.

L’area EMEA è in prima linea per quanto concerne i fattori ESG, considerato che il 79% degli investitori afferma di tenere già in considerazione i fattori ESG quando prende decisioni di investimento e il 12% prevede di iniziare a farlo entro un anno. Gli investitori dell’area APAC si stanno rapidamente allineando a questa logica, con il 71% che dichiara di avere già incorporato le valutazioni ESG , mentre il 20% prevede di farlo nel corso del prossimo anno.

Due quinti (44%) degli investitori EMEA ritengono anche che la loro politica di investimento sia attuata in modo efficace, rispetto al 23% nella regione NORAM e al 34% nei paesi APAC. Il 79% si è dato un obiettivo net zero o prevede di farlo entro due anni.

Per quanto riguarda i temi della Diversità, Parità e Inclusione, il 45% dei proprietari di asset e dei consulenti nell’area EMEA ha fissato obiettivi chiari in materia, per l’assunzione, la capacità di trattenere e la crescita dei talenti, mentre il 30% sta prendendo in considerazione misure a riguardo. Si creano opportunità anche per gli investitori, poiché il 66% dei proprietari di asset e dei consulenti sta valutando o è alla ricerca di opportunità di investimento che prendano in considerazione i temi della Diversità, della Parità e dell’Inclusione.

Amy O’Brien, Global Head of Responsible Investing di Nuveen, ha commentato: “Nel suo recente report l’IPCC ha dichiarato che il mondo ha a disposizione solo un piccola finestra, che si chiuderà rapidamente, per adattarsi al cambiamento climatico e che stiamo andando verso un innalzamento della temperatura di 3 gradi Celsius. L’impatto derivante da un tale livello di surriscaldamento sarà destabilizzante per le catene di approvvigionamento, mentre la dipendenza dai combustibili fossili renderà vulnerabili l’economia globale e la sicurezza energetica.

“Tuttavia, questi rischi e i decisi spostamenti verso fonti di energia rinnovabili e infrastrutture più resilienti offrono agli investitori istituzionali opportunità fondamentali per aprire nuove strade e dare un contributo alla riduzione del rischio climatico, puntando al contempo a rendimenti interessanti. Stiamo assistendo in prima persona all’adozione da parte dei clienti europei di un approccio responsabile, in cui le questioni climatiche e sociali rivestono un ruolo chiave.”

Credito alternativo e private equity fulcro dei cambiamenti nell’asset allocation

Con il rallentamento della crescita, l’aumento della volatilità, la pressione al rialzo sui tassi d’interesse e l’aumento dell’inflazione, gli investitori si trovano ad affrontare un ambiente difficile. Il 58% degli investitori della regione EMEA si sta muovendo per contrastare il rischio di un aumento dell’inflazione nei prossimi 12 mesi .

Dal momento che gli asset a reddito fisso tradizionali non generano più rendimenti solidi, il 76% degli investitori EMEA afferma di voler estendere la propria ricerca di rendimento nei prossimi due anni. La stragrande maggioranza (60%) sta puntando al credito nei settori alternativi.

Le infrastrutture e il private equity sono i settori che più probabilmente vedranno una crescita delle allocazioni, con rispettivamente il 37% e il 35% degli investitori nell’area EMEA che affermano di voler aumentare le allocazioni nei prossimi due anni. Tra chi punta ad aumentare gli investimenti nel private equity ci sono le casse previdenziali statali, il 42% delle quali ha dichiarato di avere intenzione di aumentare gli investimenti nel PE il prossimo anno.

Simon England-Brammer, Head of EMEA and APAC Institutional ha aggiunto: “La complessità e il ritmo dei cambiamenti che stanno interessando i mercati, l’ambiente e le comunità richiedono agli investitori istituzionali di adottare un approccio più flessibile e di ripensare le strategie di investimento tradizionali. Il mondo sta attraversando una serie di importanti cambiamenti, e gli investitori istituzionali sono alla ricerca di una guida per affrontarli – sia attraverso una prospettiva responsabile, volta a orientare il capitale verso un impatto positivo, sia attraverso una prospettiva di misurazione del rischio, che consenta di supportare e difendere il rendimento degli investimenti.

“In Nuveen siamo impegnati nel ripensare il futuro e nello sviluppo di soluzioni d’investimento capaci di adattarsi agli obiettivi in evoluzione degli investitori. Che si tratti di affrontare gli obiettivi relativi al clima o di rivalutare i target di rendimento, i nostri team d’investimento lavorano ogni giorno con i nostri clienti per aiutarli a soddisfare i loro obiettivi di breve termine in un mercato incerto, ponendoli al contempo nella posizione di poter gestire i cambiamenti sistemici di più lungo termine che verranno”.