ll differenziale di rendimento transatlantico si restringerà in futuro

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Nonostante il rapido aumento degli ultimi mesi, siamo convinti che i rendimenti dei titoli di Stato continueranno a salire. Tuttavia, riteniamo che il potenziale per un ulteriore sostenuto aumento nell’area euro sia superiore a quello degli Stati Uniti, poiché lo spread nel rendimento transatlantico a 10 anni la scorsa settimana ha segnato un massimo a 200 pb non sostenibile a lungo termine. Da un lato, i mercati attualmente prezzano un tasso Fed ben al di sopra del 3,0%, il che apre alla possibilità di un “hard landing” con rischi di recessione, non molto favorevole per rendimenti ancora più elevati. D’altra parte, i mercati finanziari prezzano il picco della BCE sotto l’1,5% (nel 2024) e si aspettano un taglio in seguito. Sebbene prevediamo che la BCE adotti una posizione più cauta in futuro, non prevediamo che la banca centrale europea invertirà la rotta già nel 2024.

Di conseguenza, nonostante l’attuale elevata volatilità dei mercati obbligazionari e considerando i costi di copertura, un investimento in titoli del Tesoro USA appare attualmente più interessante che in Bund. Riteniamo che il prezzo dell’OIS (Overnight Indexed Swap) a 5 anni per gli Stati Uniti (2,40%) e l’area euro (1,35%) sia equo e prevediamo che i rendimenti a 10 anni convergeranno a questi livelli nel lungo termine.