PIM presenta a IPACK-IMA il rivoluzionario sistema di food drying HSCD che garantisce resa al 90%, proprietà organolettiche inalterate, riduzione del 70% dei tempi di processo, risparmio del 60% sui consumi e recupero dell’acqua estratta.

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PIM, azienda trevigiana che si è distinta fino ad oggi in operazioni di ammodernamento, revamping e automazione di impianti per il settore agroalimentare, ha scelto IPACK-IMA – appuntamento internazionale dedicato al Processing e Packaging tenutosi a Milano dal 3 al 6 maggio – per svelare in anteprima mondiale il suo innovativo sistema di essiccazione ad alta resa HSCD (High Speed Cold Dryer), che rivoluziona i tradizionali metodi di essiccazione alimentare e dà vita a un virtuoso esempio di upcycling 100% Made in Italy.

Il Sistema HSCD di essicazione ad altissima resa

Registrato con brevetto internazionale, il sistema HSCD di PIM si basa su un’avanzata tecnologia a onde elettromagnetiche non ionizzanti combinate, una soluzione ad alta velocità e bassa temperatura in grado di massimizzare l’efficienza nei processi di essiccazione con evidenti vantaggi in termini di risparmio energetico, sostenibilità ambientale, riduzione dei tempi di processo e degli ingombri delle linee produttive. HSCD, infatti, è un sistema di essiccazione ad altissima resa: le onde utilizzate riscaldano in modo uniforme il prodotto trattato attivando istantaneamente i processi di evaporazione grazie all’eccitazione vibro-rotazionale delle molecole d’acqua indotta dal campo elettromagnetico e la trasmigrazione della stessa dalla parte interna alla superficie del prodotto. Ne risulta un’essiccazione lineare dall’interno verso l’esterno, a bassa temperatura, senza spreco di energia per il preriscaldamento delle strutture dell’impianto, dell’acqua di processo e dell’aria, riducendo drasticamente la dispersione di calore e aumentando l’efficienza di processo.

Riduzione del 70% dei tempi di essicazione e del 60% dei consumi

La tecnologia HSCD consente di ridurre i tempi di processo mediamente del 70%. I consumi beneficiano di una riduzione media del 60% e l’acqua, che evapora in pochi secondi a basse temperature per poi essere recuperata, viene rimessa in circolo per produrre nuova energia orecuperata per essere reimmessa nel ciclo di produzione alimentare. Estremamente significativo anche il risultato di resa del processo di essiccazione, che arriva in media al 90% grazie al riscaldamento uniforme da parte delle onde elettromagnetiche che, al contempo, non provocano dispersione termica.

Non ultimo, il nuovo sistema HSCD contribuisce in modo importante alla sostenibilità ambientale poiché, grazie al basso fabbisogno energetico, è alimentabile anche totalmente con fonti rinnovabili, con conseguenti significativi benefici in termini di riduzione delle emissioni di CO2.

Il tutto nel pieno rispetto delle caratteristiche organolettiche, nutrizionali, chimiche e fisiche del prodotto trattato e in linea con i requisiti di Industry 4.0, con un modello di sviluppo intelligente che utilizza strumenti performanti e interconnessi

HSCD, la risposta green per rigenerare qualsiasi prodotto alimentare vegetale o animale, oltre ai prodotti di risulta di altre lavorazioni alimentari. Il perfetto upcycling.

HSCD è la risposta alle esigenze di un settore fortemente energivoro in un periodo storico che mai come ora impone l’attuazione di soluzioni sostenibili in grado di garantire un significativo risparmio energetico, una minor dipendenza dai combustibili fossili e un recupero circolaredelle risorse a tutela dell’ambiente.

Grazie alle sue caratteristiche innovative, alla sua efficienza, al considerevole risparmio energetico, all’alimentazione anche solo da fonti rinnovabili e alla significativa riduzione delle emissioni di CO2, HSCD risponde pienamente a queste esigenze imponendosi come la soluzione nel settore del food drying. Il sistema di essiccazione è in grado di lavorare qualsiasi prodotto organico alimentare, sia di origine vegetale che animale, e di rigenerare prodotti di risulta di altre lavorazioni alimentari, in pieno spirito di sostenibilità ambientale.

Il core business di PIM

PIM non vende macchine, ma veri e propri “sistemi di essiccazione” totalmente personalizzabili, compatibilmente con le caratteristiche del prodotto da trattare.

Raccogliendo le esigenze dei clienti, PIM effettua uno studio preliminare sul prodotto presso il proprio laboratorio di R&S per determinarne il corretto punto di lavoro in funzione delle caratteristiche chimico-fisiche dell’alimento da trattare e modella il sistema di essiccazione specifico per mantenere inalterate le caratteristiche originarie del prodotto stesso (RAW), ottimizzando gli spazi, i tempi di lavorazione e i consumi, con conseguente ottimizzazione della capacità produttiva e della sostenibilità ambientale dei processi adottati.

La prima applicazione dell’essiccatore a freddo ad alta velocità HSCD ha interessato la rivalorizzazione degli scarti derivanti dalla produzione della birra con la produzione di LEY, un’eccellente farina ricca di fibre ottenuta dall’essiccazione delle trebbie (Ley farina di birra® è un marchio di Circular Food Srl). Il prodotto, immesso recentemente nel mercato sotto forma di snack, pasta e prodotti da forno (biscotti, grissini…), ha riscosso grande successo grazie all’ottimo sapore e al principio di sostenibilità ambientale a cui si ispira.