Le elezioni di metà mandato negli Stati Uniti sono un punto di svolta per i mercati finanziari?

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Guardando alla storia, le elezioni di metà mandato negli Stati Uniti sono statisticamente un punto di svolta per i mercati finanziari e in particolare per i mercati azionari:

  • I mercati azionari statunitensi hanno storicamente sottoperformato nel corso dell’anno che precede le elezioni di metà mandato. Il rendimento medio a 12 mesi dell’S&P 500 prima delle elezioni di midterm è prossimo allo 0, significativamente inferiore alla media storica dell’8,1%.
  • Il periodo successivo alle elezioni di midterm è molto diverso: l’S&P 500 ha sovraperformato nei 12 mesi successivi alle elezioni di midterm, con un rendimento medio del 16,3%. Ciò è particolarmente vero per il periodo compreso tra uno e tre mesi successivi alle elezioni di midterm.

La vera domanda che dobbiamo porci è: “Questi dati sono rilevanti o sono solo una mera coincidenza?”. Siamo propensi a credere che si tratti di una semplice coincidenza per due motivi:

  • Supponendo che le elezioni eliminino l’incertezza, sarebbe logico che i mercati azionari rimbalzassero in assenza di questa incertezza. Tuttavia, questa osservazione non è coerente con il fatto che l’esito delle elezioni di metà mandato (democratici contro repubblicani) non ha un impatto significativo sulla performance complessiva del mercato azionario.
  • Osservando i dati, possiamo anche notare che i rendimenti di mercato negativi prima delle elezioni di midterm hanno dominato negli anni ’60 e ’70. Se si esclude questo periodo dall’analisi, il rendimento medio a 12 mesi dell’S&P 500 prima delle elezioni di metà mandato è più o meno in linea con la performance media annuale dell’indice.

Guardando ai possibili esiti delle elezioni di midterm del 2022, sembra che il risultato più probabile l’8 novembre sarà che i democratici mantengano il Senato e i repubblicani vincano la Camera dei Rappresentanti. Storicamente, questo scenario porta a una serie di azioni procedurali, a parziali chiusure del governo e a lotte sul tetto del debito, che si traducono sostanzialmente nell’inazione.

Il prossimo scenario più probabile è che i Democratici vincano entrambe le camere, il che potrebbe portare a un aumento della spesa con ulteriori leggi “Build Back Better” relative ai prestiti studenteschi federali, alle infrastrutture verdi per il clima o all’assistenza all’infanzia.

Nello scenario meno probabile, in cui i repubblicani otterrebbero la maggioranza alla Camera e al Senato, i repubblicani tenterebbero probabilmente di approvare leggi sulle tasse e sull’immigrazione, ma senza una super maggioranza (60 seggi), si troverebbero ad affrontare i democratici che utilizzano la regola del filibuster.

I commentatori dei mercati finanziari potrebbero utilizzare le elezioni di midterm per spiegare i movimenti del mercato azionario statunitense intorno all’8 novembre, ma a nostro avviso si tratta per lo più di “rumore” che ha un impatto minimo o nullo nel lungo periodo. Al massimo, la vittoria dei democratici in entrambe le camere porterebbe probabilmente a un aumento della spesa, che a sua volta potrebbe portare a un aumento dei tassi e del dollaro USA.