Perdita di biodiversità come affrontare un rischio sistemico globale
Una delle principali motivazioni alla base di un investimento responsabile è la capacità di comprendere meglio i rischi sistemici, presenti e futuri. Negli ultimi anni due temi centrali hanno fatto da traino: il clima e la biodiversità. Il clima è stato naturalmente il tema dominante, ma crediamo che i danni arrecati agli ecosistemi che supportano la vita sulla terra e nei mari rappresentino una minaccia altrettanto importante per la sostenibilità economica a lungo termine. In particolare, in questo momento gli investitori responsabili dispongono di strumenti e conoscenze sufficienti per iniziare ad affrontare questi aspetti all’interno dei propri portafogli.
Un buon punto di partenza è la comprensione di come il comportamento umano possa spostare l’ago della bilancia. Il fattore principale è dato dai cambiamenti nell’uso del suolo e del mare, con il contributo ulteriore ma importante del cambiamento climatico, dello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, dell’inquinamento e della diffusione di specie invasive.1
Biodiversità: approccio di investimento tra rischi e opportunità
Il degrado della biodiversità è all’origine di molti rischi per le imprese e per l’economia, ma anche potenziali opportunità per i leader della biodiversità nei settori maggiormente a rischio – agricoltura e settore alimentare, estrazioni minerarie e industria manifatturiera.
La comprensione delle interazioni tra elementi di input e output è fondamentale affinché, nelle nostre attività di investimento e costruzione di portafogli, comprendiamo tutte le implicazioni di rischio e rendimento, riusciamo a massimizzare la potenziale generazione di alpha e a favorire la transizione economica a lungo termine verso economie realmente sostenibili.
Materiali sostenibili
Alcune delle sfide più grandi per la biodiversità a livello globale si trovano, per esempio, nelle aree dei materiali sostenibili, nella tutela del suolo e degli animali, negli ecosistemi idrici e nel campo del riciclaggio/reimpiego – tutte queste aree sono motori di crescita strutturale a lungo termine e fanno prevedere un forte slancio del mercato.
In questo ambito possiamo contribuire a mitigare la perdita di biodiversità selezionando imprese che non utilizzano imballaggi in plastica o che offrono alternative alla tradizionale estrazione di litio – utilizzato negli smartphone, nei laptop e in altri dispositivi. Il cosiddetto ‘litio verde’, ad esempio, utilizza un processo di estrazione geotermica dell’acqua che contribuisce a ridurre il rilascio di inquinanti nel suolo, nell’acqua e nell’aria – e costituisce pertanto un processo a ridotto impatto ambientale.
Produzione alimentare
Nell’ambito invece della produzione alimentare, guardiamo con interesse ad alcune società che utilizzano l’intelligenza artificiale (AI), sensori connessi alla rete e altre tecnologie emergenti per aiutare la cosiddetta ‘agricoltura di precisione’ a ridurre l’uso di erbicidi e pesticidi, che migliorano la produttività dei terreni, senza causare ulteriori fenomeni di degrado del suolo.
Vediamo opportunità in questo ambito anche tra le società che offrono alternative di origine vegetale in qualsiasi categoria di prodotto, dalle alternative della carne prodotte in laboratorio, ai prodotti di bellezza vegetali, ai tessuti biodegradabili ricavati dal legno e dalla cellulosa.
Per proteggere gli ecosistemi idrici, possiamo puntare su aziende che operano nel campo dell’igiene e della gestione idrica, mentre vediamo varie opportunità in ambito di riciclaggio e di reimpiego, ad esempio in aziende che si occupano dei rifiuti elettronici
L’importanza dei dati per raggiungere risultati positivi verificabili
Per individuare le società in cui investire al fine di preservare la biodiversità, ma allo stesso tempo favorire risultati positivi verificabili senza pregiudicare la performance finanziaria, gli investitori attenti alla biodiversità hanno bisogno di dati attendibili e ripetibili.
Per superare le difficoltà nell’ottenere questo tipo di dati, AXA IM ha stretto una partnership con l’Iceberg Data Lab (IDL), che mette a disposizione il tipo di informazione che può presiedere alla costruzione dei portafogli, consentendo una chiara comparazione tra emittenti. Integrando queste valutazioni nel nostro processo d’investimento generale siamo in grado di comprendere meglio le società, e i settori, che contribuiscono maggiormente alla perdita di biodiversità e che, di conseguenza, potrebbero essere esposti a rischi. Soprattutto, ci consente di portare avanti un dialogo attivo e informato sulla questione con le aziende stesse.
Per molte società l’attenzione alla biodiversità è un fenomeno ancora in fase embrionale, pertanto il nostro dialogo con le aziende è soprattutto teso ad aiutare il management a capire come quantificare l’impatto aziendale, individuando i KPI che consentiranno, prima di tutto, di monitorare correttamente l’efficienza degli interventi di mitigazione della perdita di biodiversità e di rispettare i requisiti normativi futuri. Le nostre iniziative di engagement ci consentono già di individuare le imprese con maggiori probabilità di essere coinvolte dalla crescente attenzione alla biodiversità, e con il potenziale per sfruttare eventuali opportunità di transizione in questa direzione.