QUANTUM LEAP: LA BOUTIQUE DI CONSULENZA, SPECIALIZZATA NEL TECH TRANSFER

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Intervista ad Emilia Garito, CEO di Quantum Leap e a Giulio Giorgini, co-Amministratore Delegato di Quantum Leap

 

Chi è Quantum Leap? Quale è il target dei vostri clienti?

Quantum Leap fa parte del gruppo Be Shaping the Future ed è una boutique di consulenza di riferimento in Italia nel settore del Technology Transfer e Open Innovation. La nostra missione è creare le condizioni più idonee per sviluppare sinergie efficaci tra aziende, enti di ricerca, venture capital e istituzioni, finalizzate a trasformare la ricerca in innovazione competitiva sui mercati internazionali, in totale approccio di Open Innovation e in linea con le emergenti esigenze di sostenibilità dei progetti di sviluppo e produzione industriale.

Abbiamo iniziato il nostro percorso oltre 10 anni fa, supportando i centri di ricerca a validare  le soluzioni scientifiche e a valorizzarne la proprietà intellettuale attraverso attività di brokeraggio. Abbiamo, quindi, compreso quale fosse lo stato dell’arte tecnologico delle nostre Accademie e della ricerca industriale e quanto ancora ci fosse da fare, soprattutto 

nel campo del trasferimento tecnologico che non può essere improvvisato, o implementato una tantum, ma è un processo che va accompagnato e strutturato all’interno di una collaborazione tra ricerca e impresa.

 

Perché il trasferimento tecnologico e la valorizzazione della proprietà intellettuale sono temi così importanti per le aziende italiane? Quale è la situazione rispetto agli altri Paesi europei?

La possibilità di innovare del nostro Paese e la sua crescita economica sono direttamente proporzionali alla capacità delle nostre aziende di ridurre i tempi del Trasferimento Tecnologico.

L’innovazione è una componente essenziale della competitività, ma per poter innovare continuamente occorre sviluppare la capacità di intercettare il cambiamento tecnologico, utilizzarlo all’interno della propria azienda e quindi di sfruttare al meglio idee provenienti dall’interno e dall’esterno dell’organizzazione.

Tra ricerca e impresa, poiché parlano un linguaggio diverso, ci siamo noi. Stimiamo il reale valore di una tecnologia sul mercato e realizziamo un percorso di co-sviluppo per trasformarla in un prodotto competitivo sul mercato globale. Attraverso le nostre competenze in Trasferimento Tecnologico acceleriamo il processo di crescita delle aziende clienti, creando le basi per l’ingresso sui nuovi mercati seguendo i processi di trasformazione dei risultati della ricerca industriale in prodotto e anche accelerando l’acquisizione di Know How e Brevetti relativi alle più interessanti frontiere tecnologiche. Operiamo, quindi, da un lato nel far emergere il valore embedded negli asset tecnologici dei nostri clienti e dall’altro nell’identificazione, per conto delle aziende, di soluzioni innovative di terze parti da integrare all’interno dei processi produttivi aziendali.

Operiamo in modo verticale anche su quella che ci piace chiamare IP Strategy, cioè lo strumento di supporto al business basato sulla corretta creazione, gestione e valorizzazione della proprietà Intellettuale. Lo facciamo attraverso processi e metodi proprietari validati all’interno di primarie aziende italiane per le quali avere una corretta IP Strategy è uno strumento di intelligence significativo allo scopo di facilitare l’entrata in nuovi mercati,  e al contempo di ottimizzare i costi di creazione e gestione dell’IP. 

In generale, le nostre attività mirano a supportare le grandi e medie aziende, ma in taluni casi anche quelle più piccole e tecnologicamente avanzate, nella loro crescita competitiva, in totale coerenza con quanto richiesto dall’Europa e confermato con l’erogazione dei finanziamenti PNRR rispetto alla misura 4, “Dalla Ricerca all’Impresa”.

L’Europa, di fatto, valuta la corretta gestione della Proprietà Intellettuale e il Trasferimento Tecnologico come due strumenti strategici attraverso i quali raggiungere, in tempi rapidi, la Sovranità Tecnologica Europea nelle aree di maggiore interesse strategico per i Paesi membri.  Anche l’Italia dovrà fare la sua parte in questo ambizioso obiettivo.

 

Quali sono i vostri obiettivi di crescita a seguito dell’acquisizione da parte di Be Shaping The Future S.p.A?

Quantum Leap ha l’ambizione di diventare il più importante centro di eccellenza in Italia e in Europa nel Technology Transfer e nell’Open Innovation. L’appartenenza al Gruppo BE Shaping the Future Spa, ora anche parte del più ampio contesto di Engineering Spa, consentirà a Quantum Leap l’accesso a un più ampio network di imprese e partners per un obiettivo di crescita esponenziale del proprio impatto e fatturato.

 

Entro fine 2023 cercherete delle risorse da inserire nel team? Sì sì, quante e in quali ambiti di specializzazione?

La ricerca di personale qualificato è componente primaria della strategia di crescita di Quantum Leap. Il rafforzamento della squadra, previsto in oltre 10 risorse per il 2023, prevede l’assunzione di giovani laureate/i in discipline STEM e l’inserimento di figure già senior per la guida dei diversi filoni progettuali. La curiosità intellettuale, l’amore per la tecnologia e la scienza, e la voglia di imparare e creare valore per i nostri clienti saranno gli elementi prevalenti per le preferenze dei nostri candidati.