Famiglia Artistica Milanese compie 150 anni, intervista al presidente Adelio Schieroni

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Nel 1872 Vespasiano Bignami decide di chiamare a raccolta artisti giovani e meno giovani dello scenario milanese appartenenti alla Scapigliatura. E’ così che nasce la Famiglia Artistica Milanese, un’associazione culturale storica che compie 150 anni. “Anche oggi rimane vivo il desiderio di mettere a contatto spiriti geniali e continuare a difendere le sue origini e il suo scopo costitutivo”, spiega il presidente Adelio Schieroni in un’intervista.

L’intervista.

Oggi è il Centocinquantesimo compleanno di questa Associazione Culturale Storica, ci può raccontare brevemente come è nata e soprattutto, quali erano le basi sulle quali iniziò il suo programma?
“La storia della Famiglia Artistica Milanese si dipana in un arco temporale che copre ormai tre diversi secondi in due millenni. Comincia nel 1872 quando il fondatore, Vespasiano Bignami, decide di chiamare a raccolta artisti giovani e meno giovani dello scenario milanese appartenenti alla Scapigliatura, che hanno contribuito a evidenziare l’innata volontà di perseguire lo spirito sedizioso per la costituzione di un nuovo sodalizio, che nascerà ufficialmente il 13 gennaio 1873. Fra i moltissimi che hanno fatto parte della Famiglia Artistica citiamo a solo titolo di esempio i pittori Umberto Boccioni, Giovanni Segantini, Carlo Carrà, i musicisti Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, ed anche architetti del calibro di Antonio Sant’Elia. La principale volontà, infatti, era quella di unire in un unico consesso artisti provenienti dalle più disparate discipline, per offrire loro un punto di ritrovo e discussione. Anche oggi, dopo centocinquant’anni, rimane vivo il desiderio di mettere a contatto spiriti geniali e continuare a difendere le sue origini e il suo scopo costitutivo”.

Quindi, si occupa di sostenere gli artisti e funge da punto di raccoglimento intellettuale, come i “caffè” di una volta, ma quali sono le attività che si possono svolgere ora all’interno dell’associazione?
“Grazie all’appoggio e alla collaborazione con il Circolo de Amicis e con il Circolo Navigli Artisti e Patriottica a cui siamo associati e che ci ospita nella sede di Via Edmondo De Amicis 17, le attività che offriamo agli associati sono diverse. Ci sono spazi comuni dedicati alla lettura, alla chiacchiera costruttiva e al confronto intellettuale, un ristorante con prezzi agevolati e soprattutto, aule che dedichiamo a corsi di tecniche pittoriche. Cerchiamo sempre di organizzare eventi di congregazione per stimolare lo spirito “famigliare”, oltre che mostre a sostegno dei nostri artisti associati”.

Adelio, lei è l’attuale Presidente in carica di questa Associazione Storica, quali sono le migliorie che sta cercando di apportare alla Famiglia Artistica Milanese?
“I centocinquant’anni sono solo un nuovo punto di partenza, perché per avere un futuro, lo si deve costruire adesso, nel presente. Certe volte la fortuna aiuta gli audaci e così è stato anche nel nostro caso. Abbiamo iniziato ad aprire il nostro operare in direzioni da noi inesplorate e, giorno dopo giorno, il numero delle persone che si sono avvicinate ed unite alla Famiglia Artistica Milanese e aumentato. Anche i rapporti con le istituzioni ne hanno trovato giovamento. Il 2023 rappresenta una nuova significativa tappa per l’Associazione, che con i suoi primi 150 anni di vita sulla quale esiste un patrimonio informativo di tutto rispetto, cerca oggi di darle maggiore visibilità e spessore, pur mantenendo vivi e ancora attuali i principi dei soci fondatori. Ecco, dunque, che il concetto di rete è stato fondamentale anche per la Famiglia Artistica ed e da qui che si è partiti, per dare vita alla creazione di una rete nazionale e internazionale, con il coinvolgimento di artisti delle diverse discipline in tutto il mondo. Un vero network di sinergie. Infine, la mia intenzione ultima – non per importanza – è volta al coinvolgimento dei giovani, che possano portare avanti questa Associazione Storica con la passione che tutti i membri di oggi e del passato, hanno sempre manifestato”.