Lucia Lo Palo: “il rispetto” è la parola chiave per un nuovo umanesimo europeista

Annachiara De Rubeis -

umanesimo europeista — di Annachiara De Rubeis — 

Il covid 19 ha reso evidente la nostra fragilità di fronte alla potenza della natura che reagisce ai nostri tentativi di dominio arrogante e privo di prospettiva. Ma ci ha anche restituito la consapevolezza della nostra capacità di resistenza attraverso la scienza e l’intelligenza.

Lucia Lo Palo

Questa è la posizione di Lucia Lo Palo (nella foto) manager ESG in un’azienda internazionale, umanista e impegnata nel sociale e nella tutela dei diritti dei bambini: non esita a gettarsi con entusiasmo nelle tematiche che le stanno a cuore, senza tentennamenti o dubbi, per raggiungere gli obiettivi di alto profilo che si prefigge. Insieme a lei i suoi collaboratori nelle iniziative no-profit, giovani e meno giovani, accomunati dagli stessi sentimenti di solidarietà e di efficienza, si impegnano quotidianamente sul territorio di Milano e provincia. L’umanità ha la grandiosa capacità di adattarsi e di reagire rialzandosi in fretta utilizzando la solidarietà e la comunità con maggiore consapevolezza, anche spirituale, del valore rivoluzionario dell’amore verso il prossimo.

Il “rispetto” come categoria assoluta

Durante il lockdown abbiamo ritrovato il valore fondamentale della famiglia, primo ed essenziale luogo d’educazione e di comunione, di costruzione della strategia individuale e collettiva per la sopravvivenza dell’umanità. Ma non basta: secondo Lucia Lo Palo il “rispetto”, come categoria assoluta, è la parola chiave per uscire dalle contraddizioni di uno sfruttamento del Creato da parte delle ragioni del profitto fine a se stesso. Occorre una nuova visione ‘umana’ per demonizzare l’individualismo delle persone e delle nazioni; occorre guardare alla centralità della persona e in particolare dei bambini. Non ci stancheremo mai di ripetere che i bambini sono il nostro futuro. Non è un mantra retorico, ma una nostra profonda convinzione.

I giovani sono l’eredità del nostro umano passaggio, la loro educazione è il nostro punto cardine, seguirli e proteggerli è la nostra priorità assoluta. Sono per noi la chiave di volta per un restart, un nuovo umanesimo europeista che sulla strada tracciata da De Gasperi, Schuman e Adenauer, restituisca speranza ai nostri sogni.