Il mercato vita si caratterizza per un sensibile incremento dei riscatti

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Nel mese di febbraio la nuova produzione vita delle imprese italiane ed extra-UE è stata pari a 6,7 miliardi, in calo del 12,2% rispetto a febbraio 2022, quando il volume di nuovi affari registrava a sua volta una contrazione annua del 12,4%. Tenuto conto anche dei nuovi premi vita del campione di imprese UE, pari a 0,7 miliardi, importo in calo di quasi il 40% rispetto a febbraio 2022, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a 7,4 miliardi, il 15,8% in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Lo sottolinea l’Ania nella nuova Newsletter dell’Ufficio studi. In merito alla sola attività svolta dalle imprese italiane ed extra-UE, nel mese di febbraio i nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali sono stati pari a 5,1 miliardi, il 77% dell’intera nuova produzione vita (60% a febbraio 2022), l’ammontare mensile più alto rispetto a tutto l’anno precedente e in aumento del 12,6% rispetto all’analogo mese del 2022.

Negativa invece la raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V, pari a 30 milioni, in netto calo rispetto al mese di gennaio in cui eccezionalmente erano stati superati € 100 mln, registrando una contrazione del 34,1% rispetto a febbraio 2022. La restante quota della nuova produzione vita, pari al 22% del totale (39% a febbraio 2022), ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) per 1,5 miliardi, in aumento rispetto ai due mesi precedenti ma ancora dimezzato rispetto allo stesso mese del 2022.

Con riferimento alle diverse tipologie di prodotti commercializzati, i nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali sono stati pari a 103 milioni, in aumento rispetto a febbraio 2022 (+3,3%), mentre quelli attinenti a forme di puro rischio sono ammontati a 73 milioni, il 33,6% in più rispetto all’analogo mese del 2022.
I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR, si sono attestati nel mese di febbraio a un importo pari a 2,4 miliardi, dimezzato rispetto all’analogo mese del 2022, di cui il 65% afferente al ramo I e pari ad appena il 35% del totale new business del mese, oltre 25 punti percentuali in meno rispetto a febbraio 2022. Nello stesso periodo sono stati intermediati, per la maggior parte tramite sportelli bancari e postali, nuovi contratti PIR per un ammontare premi pari a 18 milioni, contro gli 84 milioni di nuovi premi incassati nell’analogo mese del 2022.
Tale andamento viene confermato anche dai risultati dell’indagine campionaria (riguardante oltre il 90% del mercato Vita in termini di totale premi e oneri 2022, riproporzionati sul totale mercato) effettuata mensilmente dall’Associazione per stimare il saldo netto, ossia la differenza tra entrate (premi contabilizzati) e uscite (pagamenti per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) del totale mercato vita in Italia (lavoro diretto svolto da imprese italiane ed extra-UE).

I risultati di questa indagine evidenziano che nel mese di febbraio 2023 il volume dei premi contabilizzati (che rispetto ai premi di nuova produzione includono anche i premi periodici relativi a polizze sottoscritte in anni precedenti) è diminuito del 9,5% rispetto all’analogo mese dell’anno precedente mentre le uscite per riscatti, rendite e sinistri hanno registrato un incremento annuo del 40%, dovuto principalmente ai maggiori importi pagati per riscatti. Il saldo netto del mese di febbraio 2023 è risultato dunque negativo per 1,6 miliardi, contro oltre 2 mld di raccolta netta positiva registrata nel mese di febbraio 2022. Nel secondo mese del nuovo anno si è registrato un ammontare di riscatti per quasi 7 miliardi, circa il 70% del totale delle uscite, con un incremento annuo del 47%.