Climate Ambition Accelerator, nel 2023 45 imprese partecipanti per un fatturato di €126 miliardi

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Dopo il successo della prima edizione, prende il via il secondo round italiano del Climate Ambition Accelerator. Obiettivo del percorso di formazione sviluppato dal Global Compact delle Nazioni Unite e implementato in collaborazione con i Network Locali, è guidare le aziende verso una transizione net-zero. Nel 2023, le companies e le PMI italiane che prenderanno parte al progetto saranno 45, per un fatturato complessivo di circa 126 miliardi di euro.

Il Climate Ambition Accelerator è un programma di accelerazione di 6 mesi rivolto alle aziende aderenti al Global Compact delle Nazioni Unite. Il progetto mira a fornire alle imprese partecipanti le competenze per la definizione di obiettivi di riduzione delle emissioni, misurabili e basati sulla scienza. Nel mondo le imprese che hanno preso parte a Climate Ambition Accelerator sono oltre 1.500 e provengono da 69 paesi.

Organizzato con il supporto di Carbonsink, il programma è articolato in 3 moduli formativi. Il primo approfondisce la metodologia e gli approcci legati al calcolo delle emissioni, alla definizione di science-based target e al concetto di net-zero. Il secondo analizza come accelerare l’ambizione climatica all’interno dell’azienda a partire dal coinvolgimento del management. Il terzo spiega come gestire le emissioni di gas serra e applicare diverse strategie di riduzione per raggiungere obiettivi ambiziosi.

Nel 2022 sono state 42 le aziende italiane che hanno partecipato al programma. Al termine della partecipazione al Climate Ambition Accelerator, l’80% delle imprese si è impegnata ad aderire a Science-Based Targets initiative. Questa iniziativa congiunta di Carbon Disclosure Project, Global Compact, World Resources Insitute e Wwf aiuta le aziende a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni, allineati con le migliori conoscenze scientifiche disponibili per rispettare gli impegni assunti nell’Accordo di Parigi. Inoltre, il 67% delle imprese partecipanti all’Acceleratore si è impegnata su un obiettivo net-zero o intende farlo nei prossimi 24 mesi.

“La numerosa partecipazione – da parte delle aziende – alla seconda edizione del nostro Acceleratore, conferma come il settore privato veda nel contrasto al Climate Change una sfida prioritaria su cui doversi impegnare in modo sempre più ambizioso e audace – ha dichiarato Daniela Bernacchi, Executive Director di UN Global Compact Network Italia. Il gruppo di lavoro costituitosi ieri, riunirà lungo il corso dell’anno organizzazioni il cui fatturato ammonta complessivamente a circa 126 miliardi di euro. Ciò significa che il loro impatto, in termini di avanzamento dello sviluppo sostenibile, può essere davvero concreto e sostanziale”.

“In un contesto dove sempre più stakeholder richiedono alle aziende di sviluppare una strategia climatica solida, impegnarsi per il clima aderendo alla Science-Based Target initiative rappresenta un vantaggio competitivo – ha dichiarato Guido Alfani, General Manager / Carbonsink & Head of Southern Europe, Climate Solutions / South Pole. Carbonsink è lieta di supportare per il secondo anno l’Accelerator del Global Compact ONU, uno spazio dove le aziende apprendono strumenti concreti per trasformare le sfide del percorso climatico – come la misurazione delle emissioni indirette di filiera (Scope 3) – in opportunità di business, riducendo il proprio impatto sul clima e affermando la propria leadership”.