BCE, i perché di un possibile rallentamento

Patrick Barbe, Head of European Investment Grade Fixed Income di Neuberger Berman -

Ci aspettiamo un rallentamento del ritmo dei rialzi da parte della BCE, da 50 a 25 punti base. Non c’è più urgenza di revisioni al rialzo dato che il tasso di riferimento ha raggiunto il livello restrittivo del 3% e l’inflazione complessiva in Europa è scesa in maniera rapida e significativa dal 10,6% su base annua in ottobre al 7% in aprile, grazie ai prezzi dell’energia. Da febbraio, i prezzi dei beni industriali non energetici hanno iniziato una flessione, seguita ad Aprile da quella dei dei prodotti alimentari. Solo i prezzi dei servizi continuano a salire, ma in misura contenuta. Il tasso di inflazione sta quindi iniziando a normalizzarsi. Inoltre, l’indagine sul credito bancario mostra il calo della domanda di prestiti da parte delle famiglie e delle imprese, oltre all’inasprimento degli standard di credito offerti dalle banche commerciali all’interno dell’Eurozona. La stessa indagine mostra anche un deterioramento particolarmente forte nell’Europa meridionale, rafforzando così i timori di frammentazione europea.

L’attività dell’Eurozona è stata migliore del previsto fino a marzo grazie ai periferici. In effetti, l’economia tedesca è risultata in calo nel quarto trimestre del 2022 e piatta nel primo trimestre del 2023 a causa della debolezza dei consumi. Le ultime indagini congiunturali indicano un miglioramento dell’attività aziendale in molti Paesi, inducendo così i governi europei ad alzare le prospettive di crescita, come ha fatto il governo tedesco. Tuttavia, l’indagine sui prestiti bancari mostra il costo dei rialzi dei tassi per le imprese europee, che pesa sulle spese in conto capitale, mentre le esportazioni sembrano risentire del rallentamento degli Stati Uniti e di una ripresa cinese più debole del previsto. Tenendo conto del prolungato stress del sistema bancario, concludiamo che la crescita dovrebbe rimanere piatta nei prossimi trimestri.

Non sembra esserci un problema bancario nell’Eurozona, soprattutto in termini di liquidità: le banche stanno ancora beneficiando dell’iniezione di liquidità media, quasi 2.000 miliardi di euro attraverso le operazioni TLTRO (Targeted longer-term Refinancing Operations), offerte dalla BCE. Tutte le banche sono sottoposte a vigilanza e devono rispettare regole prudenziali come l’LCR, in modo che la BCE possa continuare a ridurre il proprio bilancio.

Siamo in attesa di informazioni sui rimborsi del portafoglio di obbligazioni APP: si deciderà di porre fine ai reinvestimenti a partire da luglio. Considerando le tensioni del sistema bancario, la BCE dovrebbe presentare la propria analisi delle conseguenze della scadenza di giugno della LTRO da 1.500 miliardi di euro, per la quale la BCE potrebbe proporre una nuova LTRO.