Turismo, il mercato del deposito bagagli in Italia vale 400 milioni di euro, il 15% del totale europeo

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Sono circa 600 milioni nel Nord America (Stati Uniti e Canada) e 400 milioni in Europa i viaggiatori che potrebbero essere facilitati dal servizio di luggage storage (deposito bagagli), creando i presupposti per un’opportunità di mercato significativa. Considerando il numero medio di bagagli per turista e il prezzo medio per il deposito, il mercato potenzialmente disponibile ammonterebbe infatti a 4,8 miliardi di euro nel Nord America e 3 miliardi in Europa. In Italia in particolare, anche grazie all’elevato volume di turisti internazionali, il valore potenziale stimato è pari a 400 milioni di euro, circa il 15% del totale europeo.

Un servizio che negli ultimi anni ha registrato una notevole crescita di popolarità, evidenziata dall’andamento delle ricerche online, aumentate del 60% rispetto al periodo pre-pandemico. Tra i fattori alla base di questo successo, si sottolinea la diffusione di piattaforme operanti nel mercato degli affitti brevi: appartamenti e case vacanza non sempre dispongono dello spazio necessario alla custodia dei bagagli.

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A fare il punto è Growth Capital, banca di investimento tech leader nell’ecosistema Venture Capital, nel Luggage Storage – Market Report 2023, in cui fotografa un mercato segmentabile in due principali categorie di fornitori: quelli tradizionali, come i depositi fisici delle stazioni ferroviarie, e i digital provider, ossia piattaforme online che consentono ai viaggiatori di prenotare uno spazio di deposito presso esercizi commerciali strategicamente distribuiti nelle città (ad esempio bar e ristoranti), garantendo così maggiore capillarità e un processo di prenotazione più semplice e flessibile.

“Il mercato del luggage storage è un esempio lampante di come soluzioni digitali innovative possano semplificare gli spostamenti di milioni di persone in tutto il mondo, offrendo un servizio efficace e intuitivo – spiega Lorenzo Triboli, Vice President di Growth Capital -. Il forte interesse, testimoniato anche dal rilevante aumento delle ricerche online da parte dei viaggiatori, crea i presupposti per un mercato particolarmente redditizio. In questo contesto, alcuni fattori sono determinanti per emergere nell’arena competitiva: la sostenibilità del processo di acquisizione clienti, tenuto conto sia dell’efficienza del marketing sia del contributo del canale di acquisizione organica, e di ampliamento del network di partner commerciali, che devono essere quanto più possibilmente capillari sul territorio, oltre a un’offerta commerciale competitiva che possa includere anche servizi premium aggiuntivi, quali ad esempio la movimentazione dei bagagli dall’originario punto di deposito alla stazione o all’aeroporto di partenza”.

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Luggage storage, i limiti dell’offline e l’offerta dei digital provider

Ad oggi tra i principali fornitori tradizionali di luggage storage spiccano le stazioni ferroviarie, dove i viaggiatori possono usufruire di armadietti o spazi di deposito custoditi per lasciare temporaneamente i bagagli, in attesa del check in presso la struttura ricettiva o nel lasso temporale tra check out e partenza effettiva. Considerando le 5 città europee preferite dai turisti nel 2022, l’affitto giornaliero per un armadietto in stazione centrale arriva a costare €10 a Venezia e Amsterdam, seguite da Roma (€9,6), Parigi (€9,5) e Berlino (€9).

Questo modello di luggage storage presenta numerosi limiti che ne disincentivano l’utilizzo: scarsa capillarità e percezione di qualità del servizio, assenza di informazioni affidabili sull’effettiva disponibilità di spazio di deposito, impossibilità di prenotare e pagare online nella maggior parte dei casi.

Problematiche che vengono risolte dai digital provider, che garantiscono massima copertura territoriale attraverso partnership con attività commerciali che dispongono di spazi da adibire alla custodia dei bagagli. Ma soprattutto, digitalizzano totalmente l’esperienza: gli utenti possono prenotare in anticipo e pagare tramite app spesso a tariffe più convenienti, accedere al servizio 24 ore su 24 e usufruire di servizi extra come la garanzia in caso di smarrimento o danneggiamento del bagaglio. Indirettamente, i digital provider offrono benefici anche ai partner commerciali locali, che creano una seconda fonte di reddito sfruttando spazi inutilizzati nei loro esercizi e ampliano la base clienti accogliendo i turisti nei propri negozi.

Le startup che digitalizzano il deposito bagagli: un’italiana leader del mercato UE

Secondo il report di Growth Capital, la soluzione digitale di deposito bagagli è ancora relativamente poco diffusa, con l’americana Bounce, presente in oltre 2.000 città nel mondo con più di 10.000 partner commerciali e una tariffa di €6,65/giorno per bagaglio, a guidare la classifica dei principali player digitali nel mercato del luggage storage. In Europa il panorama competitivo risulta più frammentato ed è l’italiana Radical Storage, fondata nel 2016, a posizionarsi come leader del continente e seconda al mondo. La società, che a gennaio 2020 ha raccolto 2,5 milioni di euro in un round guidato da Vertis SGR, attualmente vanta 7.000 partner commerciali distribuiti in oltre 800 città e più di 3 milioni di bagagli custoditi dal primo giorno.

Nella Top 5 mondiale spicca poi il player francese NannyBag, che dal 2016 ad oggi ha intermediato la custodia di oltre 1 milione di bagagli e si distingue per il prezzo giornaliero per bagaglio più basso (€6). A seguire ci sono Stasher che, con sede a Londra, conta 3.600 “Stashpoints” con tariffa di €6,98 in oltre 880 città e 80 paesi, e infine LuggageHero, società danese operativa in 230 città che vanta una rete di collaborazione con 1.000 partner commerciali e 600 mila utenti. Il prezzo per il servizio di custodia (€9,30) si pone sensibilmente al di sopra della media dei competitor (€6,60).