Gli investitori retail europei preferiscono BTC a ETH dopo la sentenza di gennaio sull’ETF

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Spectrum Markets (“Spectrum”), il mercato paneuropeo per i securitised derivatives, ha pubblicato i dati SERIX*, il sentiment degli investitori individuali europei, riferiti al mese di gennaio, che evidenziano tendenze contrastanti nel comportamento di trading sui prodotti legati alle due criptovalute più importanti: bitcoin ed ether.

In particolare, l’indice di sentiment SERIX relativo al bitcoin (BTC) ha proseguito la sua traiettoria di crescita iniziata nel novembre dello scorso anno, toccando i 109 punti nel primo mese del 2024. Il sentiment sull’ether (ETH) ha seguito invece un percorso divergente, con il SERIX che è sceso a 103 nello stesso periodo.

Lo scorso 11 gennaio, la Securities and Exchange Commission statunitense (SEC) ha approvato la quotazione di ETF su bitcoin, aprendo così a molti investitori, compresi quelli istituzionali, le porte dell’universo degli investimenti. In seguito all’annuncio della SEC, infatti, il trading legato al bitcoin su Spectrum è salito di 2,5 volte rispetto alla media mensile del 2023. Non è ancora certo se si arriverà a una decisione simile anche per ether.

Il valore SERIX indica il sentiment degli investitori individuali, su una scala dove un numero maggiore di 100 segna un sentiment rialzista, mentre un numero inferiore a 100 indica un sentiment ribassista. Ciò significa quindi che, secondo i dati SERIX, il sentiment verso entrambi gli indici legati alle criptovalute è rialzista, sebbene con diversi gradi e tendenze.

Spectrum Markets ha ampliato la sua offerta di prodotti, includendo i warrant su entrambe le criptovalute, già da maggio del 2022. In questo modo, gli investitori retail hanno la possibilità di ottenere un’esposizione alle variazioni di prezzo, senza dover mantenere un portafoglio di criptovalute separato e operando un ambiente di trading regolamentato.

Grazie a questa decisione, Spectrum Markets è stata la prima trading venue regolamentata a rendere disponibili i derivati legati alle criptovalute su base paneuropea, 24 ore su 24 e cinque giorni su sette. Adesso, l’approvazione negli Stati Uniti degli ETF spot apre la strada all’ingresso di grandi investimenti istituzionali in questa asset class.

Opinione di mercato

“Spectrum ha registrato un picco di attività sui prodotti legati al bitcoin, nelle ore successive alla decisione della SEC di approvare il primo ETF su questa criptovaluta. La possibilità di negoziare 24 ore su 24 ha infatti permesso agli investitori retail di rispondere rapidamente alle notizie attese, e di farlo all’interno di un ambiente regolamentato”, commenta Michael Hall, Head of Distribution di Spectrum Markets.

“Noi sosteniamo la decisione della SEC, poiché riteniamo che dare la possibilità agli investitori statunitensi di accedere al bitcoin attraverso una soluzione altamente regolamentata e trasparente come l’ETF risponda alla crescente domanda di standard normativi più severi su questa asset class a livello globale. Nell’UE, invece, un ETF sul bitcoin non è ancora possibile secondo la normativa vigente, poiché le Direttive UCITS (OICVM in italiano) non consentono di fissare un unico prezzo di riferimento per un ETF sottostante. Per rimanere competitivi con gli Stati Uniti, è necessario adeguare le norme dell’UE per evitare che i flussi eseguiti in Europa vengano dirottati all’estero”, conclude Hall.