“Italian Investment Council – Remind”: Investiamo insieme sul Futuro dell’Italia

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Roma, Italia – 15 Febbraio 2024

Si terrà a Palazzo Ferrajoli a Roma il 15 Febbraio 2024 L’Italian Investment Council – Remind dedicato alla promozione della collaborazione tra settore pubblico e privato per una crescita economica, sociale e sicura in Italia.

Con l’obiettivo di facilitare il dialogo e la collaborazione tra Istituzioni e Settori Produttivi, l’IIC – Remind riunisce esperti, leader aziendali e decision-maker per condividere idee innovative e strategie vincenti per la messa in sicurezza, lo sviluppo sostenibile e l’attrattività degli investimenti nella nostra Nazione.

L’Italian Investment Council — Remind mira, inoltre, a favorire una discussione proficua e a identificare, da un lato, iniziative e misure concrete che possano generare crescita, occupazione e benessere in Italia, dall’altro lato, promuovere le buone pratiche del Made in Italy in Europa e nel Mondo.

I lavori saranno introdotti da Paolo Crisafi Presidente Remind e aperti con i saluti del Presidente della Camera Lorenzo Fontana.

Fra le Istituzioni che contribuiranno alla giornata con un proprio intervento vi saranno:

  • Raffaele FittoMinistro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR;
  •    Adolfo UrsoMinistro delle Imprese e del Made in Italy;
  • Edmondo CirielliViceministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale;
  • Lucia AlbanoSottosegretario dell’Economia e delle Finanze;
  • Renato LoieroConsigliere Politiche di Bilancio del Presidente del Consiglio.

L’iniziativa vedrà anche i saluti di:

  • Antonio TajaniVicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale;
  • Gilberto Pichetto FratinMinistro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica;
  • Daniela SantanchèMinistro del Turismo;
  • Maria Tripodi Sottosegretario degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale;

Vi saranno i focus speech di:

  • Milena Messori Capo Infrastrutture, Energia e Settore Pubblico, Italia e Malta – BEI
  • Marco RagoConsigliere Giuridico del Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale e per la Diplomazia Economica e lo Sviluppo

Paolo Crisafi, Presidente di Remind e promotore di Italian Investment Council ha così commentato: “L’Italia, con la sua ricca storia culturale e la sua economia in evoluzione, offre un terreno fertile per la crescita economica. Per massimizzare il potenziale di sviluppo, è essenziale continuare a garantire un ambiente di investimento stabile e attrattivo, caratterizzato da regole chiare e tempi certi”. “L’Italian Investment Council – ha proseguito il Presidente Crisafi – rappresenta un’opportunità unica per promuovere la collaborazione tra settore pubblico e privato, contribuendo a costruire ponti tra investitori, operatori, istituzioni e autorità pubbliche per far conoscere le attuali misure e iniziative e migliorare alcuni provvedimenti al fine di costruire un futuro più prospero, sicuro e sostenibile per l’Italia”.

Emilia Garito, Presidente Deep Ocean Capital Sgr: Il valore delle esportazioni italiane nel 2023 supera i 630 miliardi di euro, in lieve aumento rispetto all’anno precedente ma con un’interessante crescita verso il mercato USA, nonostante le crisi dei consumi e dei prezzi globali. Questo evidenzia un incremento della domanda internazionale per i prodotti italiani del Made in Italy. Ma quali sono questi prodotti Made in Italy? La classifica dei contributi all’export italiano per settore evidenzia un comparto decisamente trainante, ovvero quello dei beni di investimento – meccanica strumentale, elettronica, mezzi di trasporto – in testa alla lista per il 2023 e con interessanti previsioni per il 2024 (+4,6% fonte Sace). L’opportunità italiana di crescere sui mercati globali è, dunque, direttamente proporzionale alla capacità dell’Italia di aumentare la produttività in termini di prodotti di innovazione nel settore dei beni di investimento”

“La ricetta per arrivarci e che desidero condividere a Italian Investment Council – Remind è il connubio di tre elementi chiave: fare maggiori investimenti in ricerca scientifica e industriale; creare una nuova cultura dell’innovazione, in linea con la cultura del trasferimento tecnologico del Nord America; rafforzare la comunicazione sul Made in Italy rispetto all’essenza scientifica, tecnologica e industriale del Paese. Questi tre elementi ben armonizzati all’interno di un modello italiano di sviluppo tecnologico potranno essere in grado di accelerare la crescita delle aziende italiane nei mercati globali, pensando sia ai paesi avanzati che a quelli emergenti (soprattutto India digitale e tecnologica), e di attrarre capitali esteri all’interno delle nostre filiere produttive, sin dallo stadio “primitivo” in cui le nostre start up innovative iniziano a seminare le importanti opportunità per l’Italia del futuro” conclude Emilia Garito.