L’attività assicurativa nel settore salute

-

L’Ivass ha pubblicato il proprio Bollettino statistico sull’andamento delle assicurazioni sanitarie. Quali sono le principali evidenze? La spesa sanitaria complessiva nel 2022 in Italia risulta pari a 171,9 miliardi di euro, in crescita rispetto al 2021 del +2,4%, ed è pari al 9% del PIL (9,4% nel 2021). La ripartizione della spesa complessiva vede la prevalenza dell’onere pubblico (75,9% del totale), in misura pari al 6,8% del PIL (7,1% nel 2021), seguita dalla spesa out-of-pocket (21,4% del totale) che incide per l’1,9% del PIL (2,1% nel 2021).

La spesa intermediata, gestita da fondi sanitari e imprese di assicurazione operanti nel ramo malattia, è pari allo 0,3% del PIL. La spesa intermediata si rivela la più dinamica negli ultimi 6 anni (+26%), mentre la spesa sanitaria pubblica cresce a un tasso inferiore (+17,3%). La spesa out-of-pocket risulta di poco aumentata (+2,7%). La raccolta premi del comparto assicurativo salute è fortemente correlata con la spesa sanitaria pubblica (coefficiente di correlazione pari a 89,2%), risultando in costante crescita, a eccezione del 2020, anno in cui si manifesta la pandemia, in cui si riscontra un innalzamento della spesa pubblica e una riduzione di quella privata. La raccolta premi del comparto assicurativo salute, pari a 6.957 milioni di euro (19,5% della produzione dei rami danni), denota una crescita superiore nel ramo malattia rispetto a quello infortuni. Dopo la pausa del 2020, nel 2022 la raccolta premi malattia riprende ad aumentare in misura particolarmente significativa (+12,6%), mentre quella infortuni cresce a un ritmo inferiore (+4,4%).

La produzione raccolta nei primi tre trimestri del 20231 continua a evidenziare i dati positivi del 2022, con un rilevante aumento annuo per il ramo malattia (+12,7%) e una più modesta crescita del 3,0% del ramo infortuni I premi del ramo malattia sono raccolti principalmente tramite polizze collettive, con una prevalenza di quelle assunte per mezzo dei fondi sanitari (51,5% del totale), mentre risultano più modeste le altre polizze collettive (12,9%). Le polizze individuali contribuiscono alla raccolta per il 35,6%. Si riduce l’incidenza relativa dei fondi sanitari, mentre si incrementa il peso delle altre polizze collettive. Il peso delle forme individuali risulta in aumento dopo la fase critica della pandemia.

Circa un italiano su quattro ha sottoscritto polizze collettive, con una netta prevalenza dei fondi sanitari integrativi. L’analisi dei sinistri evidenzia un innalzamento della frequenza sinistri per i fondi sanitari integrativi a fronte di una riduzione delle unità di rischio (10,3 milioni nel 2022 contro i 15,9 milioni del 2020), mentre per le altre forme collettive si riduce lievemente la frequenza sinistri nell’ultimo esercizio.

Il premio medio del 2022, pari a 171 euro, evidenzia un incremento rispetto agli esercizi 2020 e 2021 (rispettivamente 126 euro per +9,6% e 139 euro per +23,5%), risultando vicino al dato 2019 a 11 testimonianza del superamento degli effetti della pandemia4 . La distribuzione dei premi denota una variabilità tra le imprese, in riduzione nel 2020- 2021 rispetto al periodo precedente e in leggero aumento nell’ultimo anno. Il premio medio corrisposto dall’assicurato tramite fondi sanitari è pari a 173 euro (+29% sul 2021), mentre per gli altri contratti collettivi ammonta a 91 euro (+3,5% rispetto al 2021).