Digitalizzare la governance. Il codice di corporate governance
Digitalizzare la governance può portare significativi miglioramenti in termini di efficienza, trasparenza e capacità decisionale.
“Digitalizzare la governance significa trasformare in un linguaggio digitale i documenti e i processi di decision making, implementando tecnologie a supporto della funzione gestoria del consiglio di amministrazione”. Così introduce il concetto in un recente articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore l’avv. Afra Casiraghi dello Studio Bird&Bird (nella foto). Viene anzi sottolineato quanto digitalizzare la governance rappresenti un’opportunità anche per realizzare la cosiddetta “ twin transition ”, ossia la strategia complessiva di coordinamento e integrazione della transizione ecologica e transizione digitale, massimizzando l’efficienza in entrambi i settori driver del mercato attuale.
“Così è possibile digitalizzare l’informativa preconsiliare” aggiunge l’avv. Afra Casiraghi ” la relativa organizzazione e istruttoria, le modalità di svolgimento delle riunioni, i flussi informativi endoconsiliari previsti dall’art. 2381 del Codice civile, l’attività di monitoraggio e di compliance normativa e statutaria. L’utilizzo di strumenti digitali in ambito governance rappresenta d’altronde un importante strumento per tracciare l’adempimento dei doveri del board di “ agire in modo informato ”, espressione che ritroviamo proprio nell’ultimo comma dell’art. 2381 del Codice civile, facilitando il dialogo con shareholders e stakeholders rilevanti, raccomandato anche dal Codice di corporate governance (art. 1, principio IV)”.
In sostanza, la digitalizzazione della governance riduce i costi operativi e al contempo crea valore in termini di efficienza, trasparenza e tracciabilità dei processi decisionali; inoltre permette la raccolta dei dati su cui si formano le decisioni, che possono essere rielaborati creando nuovi dati utili all’organizzazione e alle future decisioni; soprattutto, agevola la reportistica ESG.