Salisburgo, la start-up city del ‘400
Oggi conosciamo tutti la California con la sua Silicon Valley, ormai centro dell’innovazione mondiale, e se vi dicessi che un ruolo simile l’ha avuto anche l’Austria nel ‘400?
Vi racconto nello specifico della città di Salisburgo, e di quella che possiamo definire la sua “Salt Valley”. Salisburgo era con le miniere di Hallein, che si svilupparono intorno alla città, uno dei principali punti di produzione di sale nell’Europa del ‘400-‘500, ed in un’epoca in cui non c’erano i frigoriferi, il prezioso minerale diventava indispensabile.
L’emergere di questa città ad uno dei fulcri dell’economia europea fu grazie ad un Bezos ante-letteram, Leonhard von Keutschach.
Di nobile famiglia carinziana, nacque a Viktring intorno al 1442. Ebbe una lunga carriera ecclesiastica fino ad essere eletto nel 1495 a principe – arcivescovo di Salisburgo, mostrandosi sin da subito estremamente scaltro. Salisburgo aveva ottenuto dal Sacro Romano Impero, anni prima, la possibilità di far eleggere direttamente un proprio sindaco dai cittadini, per ovviare ai numerosi problemi di instabilità politica; Leonhard quindi decise di invitare a cena il sindaco e i suoi consiglieri nel proprio castello, facendoli subito dopo imprigionare.
Vennero rilasciati solo dopo avere rinunciato al proprio potere e alle proprie cariche.
Ottenuto così il potere assoluto il principe – arcivescovo si dedicò al rafforzamento economico della città.
All’inizio del suo regno le finanze dell’arcidiocesi erano in disordine. I predecessori incompetenti si erano lasciati alle spalle debiti elevati, ed avevano venduto e impegnato numerosi terreni e proprietà fondiarie.
Per risolvere la situazione e riacquistare le proprietà perdute, Leonhard intensificò la produzione di sale, assumendo nuovi operai e introducendo delle prime forme di meccanizzazione del processo di estrazione; la stessa cosa fece nel settore dell’estrazione dell’oro e dell’argento.
Ampliò la rete stradale, diminuì i dazi doganali e avviò operazioni di prestito di denaro verso altri principi tedeschi e persino verso l’Imperatore Massimiliano I, diventandone uno dei suoi principali creditori.
Salisburgo divenne presto la quarta area più ricca dell’impero dopo le terre ereditarie degli Asburgo, il Ducato di Baviera e l’Elettorato di Colonia.