Il Ritorno della Cina: Il Bazooka Cinese è in Azione!
La settimana si caratterizza per indici azionari globali in rialzo di circa il 1.5% che registrano nuovi massimi storici, guidati da una delle performance migliori degli ultimi 20 anni del mercato Cinese. Sul fronte obbligazionario abbiamo tassi in calo soprattutto in Europa, in particolare sulla parte breve della curva, mentre i tassi americani sono stabili o in leggera risalita.
Da qualche mese ve ne stiamo parlando, perché la negatività rappresentata dagli short aveva raggiunto livelli estremi a tal punto che nessuno voleva più sentirne parlare definendola “ininvestibile”. Ma oggi abbiamo davvero bisogno di parlare di Cina.
Le notizie macro di questa settimana vedono dati negli Stati Uniti che supportano per ora la tesi dell’atterraggio morbido, ma questo è normale e mai nella storia dei mercati l’economia ha evidenziato dati macro in deterioramento prima di una correzione dei mercati stessi.
Ma la grande notizia macro arriva dalla Cina, dove il panorama economico ha subito una scossa significativa con le autorità di Pechino che hanno messo in campo una serie misure monetarie e fiscali coordinate destinate a rilanciare la fiducia di consumatori, delle imprese e non ultima quella degli investitori. Tra misure le più significative abbiamo:
– Riduzione dei Tassi di Interesse sia sui prestiti interbancari che su quelli alle famiglie con una riduzione di 50 punti base anche sui mutui esistenti
– Agevolazioni per l’Acquisto di Immobili mediante la riduzione del tasso di acconto anche sulle seconde case che passerà dal 25% al 15%
– Riduzione del coefficiente di riserva per le banche
– Fondo di Sostegno per il Mercato Azionario, in cui la banca centrale cinese emulando la FED nel 2008 ha stanziato fino ad 1 miliardo di RMB per sostenere il mercato azionario attraverso l’acquisto di ETF e creando un sistema di finanziamento a tassi agevolati del 1.75% per facilitare il riacquisto di azioni proprie. Inoltre la banca centrale sta consentendo ai broker, fondi azionari e compagnie assicurative di ipotecare azioni presso la banca centrale in cambio di liquidità che a sua volta deve essere reinvestita in azioni, aumentando essenzialmente la liquidità del mercato. Questa decisione ha immediatamente catalizzato l’attenzione degli investitori globali, provocando un rally nelle borse cinesi, che crediamo continuerà nelle prossime settimane.
L’intervento a sostegno dei mercati è secondo noi molto importante perché fatto al momento giusto e in grado di generare valore per le società Cinesi. Se sei uno dei principali azionisti di una società quotata ed hai l’opportunità di prendere a prestito all`1.75% per comperare a sconto un mercato che ha un dividend yield medio del 3%, questa ci sembra un’opzione molto interessante per la crescita strategica e la creazione di valore. E già si parla sul mercato di una concreta possibilità che questo stimolo venga raddoppiato a 2 miliardi di RMB, fornendo di fatto munizioni illimitate.
Ora stiamo vedendo un movimento guidato principalmente dalla chiusura delle posizioni ribassiste, successivamente arriveranno i grandi investitori istituzionali, attualmente con scarse esposizioni al mercato cinese che potrebbero trovarsi quasi costretti ad acquistare. Si tornerà a parlare di rischio geopolitico, dei rapporti con il nuovo presidente americano, ma di fatto la Cina resta la seconda economia globale impegnata in investimenti massicci in tecnologia ed AI, trattata sui mercati a valutazioni a sconto del 50% rispetto all’America.
I mercati Cinesi stanno scontando una delle peggiori recessioni della sua storia, gli utili di consenso sono già stati tagliati del 20% ed i prezzi sono scesi del 50% portando le valutazioni (anche dopo questo recupero) a 10 volte quelli che sono utili di potenziale minimi di ciclo. Le notizie economiche sulla Cina continueranno ad essere brutte e gli analisti potrebbero continuare a tagliare le stime.
Uno scenario che crediamo sia già nei prezzi e che un investitore qualificato deve guardare con la consapevolezza che gran parte delle notizie negative sono già nei prezzi, sapendo sfruttare la natura dei mercati invece che subirla.
Questo concetto di sfruttare i mercati è uno dei principi su cui si basa la nostra filosofia d’investimento che chiamiamo ” Filosofia Del Valore”, secondo la quale nel breve termine il mercato è spesso guidato dalle emozioni, mentre nel lungo periodo tende a riconoscere il reale valore delle aziende. Secondo la teoria dei mercati efficienti, sviluppata negli anni ’70, i prezzi delle azioni riflettono tutte le informazioni disponibili, rendendo impossibile “battere il mercato” in modo costante.
Tuttavia, questa teoria non tiene conto della natura emotiva degli investitori, che spesso porta a disallineamenti tra il prezzo e il valore reale di un’azienda nel breve termine.
Questi disallineamenti possono derivare da vari fattori, come risultati aziendali inferiori alle aspettative, oppure come nel caso della Cina ad un insieme di fattori che raggruppano rallentamento economico, tensioni geopolitiche e perdita di fiducia da parte di imprese ed investitori.
Seguire la filosofia del Valore permette di sfruttare queste inefficienze: acquistando quando il prezzo è inferiore al valore intrinseco e vendendo quando il prezzo supera il valore reale.
Ma come stimare il valore reale di un’azienda? Per fare ciò non serve un quoziente intellettivo elevato, ma è essenzialmente necessario comprendere il business dell’azienda, stimare i suoi futuri utili (che sono la base per fare una valutazione del valore dell’azienda) e confrontare il valore con il prezzo di mercato.
Warren Buffett sintetizza questo concetto dicendo: “Nel breve periodo il mercato è una macchina elettorale, ma nel lungo periodo è una bilancia”.
In altre parole, con pazienza e analisi, è possibile trasformare le emozioni del mercato in opportunità di profitto, esattamente quello che ci sta offrendo il mercato Cinese.