I mercati finanziari si sono mossi per prezzare una vittoria di Trump
L’onda rossa si sta diffondendo. Una vittoria repubblicana potrebbe essere confermata a breve, senza prolungati riconteggi o drammi legali. Il cambiamento chiave a livello politico è il modo in cui gli Stati Uniti si rapporteranno con il resto del mondo, con maggiore eccezionalismo e isolazionismo. Il secondo cambiamento riguarderà il modo in cui verrà incanalata la spesa fiscale e l’aumento della pressione sulla Fed.
Crediamo che assisteremo a una serie di cambiamenti. Tra questi, l’aumento dei dazi, la riduzione del sostegno militare alle guerre regionali, la diminuzione del numero di immigrati, i tagli alle tasse per le imprese, la riduzione delle sovvenzioni per la transizione energetica, una minore regolamentazione e una maggiore pressione sulla Fed ad abbassare i tassi.
Quali sono le implicazioni per i mercati finanziari (sulla base delle informazioni attuali)?
Valute
Il dollaro continuerà a rafforzarsi grazie ai differenziali favorevoli dei tassi di interesse e della crescita. L’euro potrebbe soffrire, soprattutto a causa dell’incertezza sui dazi. Lo yen è sottovalutato rispetto al dollaro; questa volta la politica giapponese potrebbe essere in difficoltà. Le valute emergenti rimarranno sotto pressione in un trend di rafforzamento del dollaro.
Fixed Income
I tassi statunitensi resteranno più alti più a lungo per compensare lo stimolo prociclico e i rendimenti USA saliranno lungo tutta la curva, soprattutto con una vittoria repubblicana al Congresso.
I rendimenti obbligazionari globali seguiranno l’aumento dei rendimenti dei Treasury USA, mentre il debito emergente continuerà a offrire rendimenti reali elevati. I mercati del credito vedranno un aumento totale dei rendimenti insieme ai titoli sovrani; gli spread statunitensi saranno sostenuti dagli afflussi e dai tagli fiscali, mentre gli spread europei saranno disomogenei.
Azioni
Gli Stati Uniti rimarranno la destinazione principale dei capitali; le azioni statunitensi saranno il mercato di punta con una crescita degli utili per azione vicina al 10%. Nel resto del mondo si registreranno episodi di sovraperformance, ma niente di duraturo. Alcuni settori nazionali, come le banche, dovrebbero risultare più immuni ai dazi. L’Europa potrebbe ottenere risultati migliori nei settori dotati di potere di determinazione dei prezzi e input strategici. La Cina avrà bisogno di maggiori stimoli interni per far ripartire l’economia. I business model basati sui sussidi governativi dovranno rivedere gli obiettivi di vendita, mentre le economie in via di sviluppo non beneficeranno di un maggiore sostegno da parte degli Stati Uniti.
Materie prime
Il trend rialzista dell’oro rimane ben sostenuto, poiché il deprezzamento a lungo termine della cartamoneta attirerà gli investitori. Le scorte di petrolio cresceranno con l’aumento delle attività di trivellazione e pompaggio negli Stati Uniti e le materie prime necessarie agli Stati Uniti vedranno aumentare la domanda. I metalli industriali arrancheranno, poiché le speranze di transizione energetica si affievoliscono e la Cina non riuscirà a creare una ripresa trainata dalle esportazioni.