I Welser, una storia tra Germania e Americhe

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I Welser furono una famiglia di mercanti e banchieri di Augusta, che nel ‘500 riuscì a diventare una delle realtà imprenditoriali più importanti del continente europeo e non solo.

I Welser formarono nel 1476 la prima società commerciale per iniziativa dei fratelli Bartholomäus, Ulrich, Jakob e Lucas, occupandosi del commercio con le città italiane di Milano e Venezia e della compravendita di argento in Tirolo.

Dal 1498 il figlio di Lucas, Anton, estese le attività della famiglia, puntando sulla per distribuzione dei prodotti delle Indie e sulle operazioni di cambi. Anton aprì un ufficio a Lisbona, divenuto snodo fondamentale per le Indie, nel 1503, ottenendo i primi privilegi per i mercanti tedeschi, costituendo con alcuni di questi e con altri mercanti un consorzio per l’armamento di una flotta.

Oltre alla filiale di Lisbona, i Welser stabilisrono altre sedi ad Anversa, Norimberga, Danzica, Venezia, Milano, Roma, Ginevra, Friburgo, Berna, Zurigo, Lione, Saragozza.

Dopo la morte di Anton l’influenza dei Welser crebbe ancor di più finanziando assieme ai banchieri Fugger l’elezione a Imperatore del Sacro Romano Impero di Carlo V. 

Con l’appoggio fornito a Carlo V, per i Welser cominciò la vera età dell’oro.

Bartholomäus, figlio di Anton vinse nel 1528 l’appalto per le miniere di rame di Haiti, ottenendo inoltre per 4 anni il monopolio anche dell’importazione degli schiavi sull’isola.

Ma finalmente arriviamo all’impresa più famosa dei Welser, la colonizzazione del Venezuela.

A Bartholomäus venne assegnato il Venezuela a titolo di pegno per i suoi crediti verso la corona spagnola, ottenendo anche l’esenzione da tutti i dazi e le tasse portuali del porto spagnolo di Siviglia, da cui partivano le navi dei Welser per il Nuovo Mondo.

L’impresa non durò molto, la spietatezza e la spregiudicatezza della gestione coloniale e commerciale dei tedeschi fu tale che la Corona spagnola revocò nel 1556 la concessione.

L’attività commerciale e bancaria dei Welser proseguì ancora per un po’ di anni, finché nel 1614 la ditta fece bancarotta.