Lo sviluppo dei data center: efficienza energetica e sostenibilità nell’immediato futuro

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Lo sviluppo dei data center in Europa e in Italia è un tema cruciale, alimentato dalla crescente domanda di infrastrutture digitali, dalla transizione al cloud e dalle esigenze di connettività sempre più avanzate.

Trend generali

Cloud e Digital Transformation. L’adozione del cloud computing e dei servizi digitali sta guidando l’espansione dei data center. Aziende come Google, Amazon Web Services (AWS), Microsoft e Meta stanno costruendo data center in tutta Europa per migliorare i loro servizi e ridurre la latenza.
Sostenibilità. La normativa europea promuove data center “green” per ridurre l’impatto ambientale, con un’enfasi sull’efficienza energetica e sull’uso di fonti rinnovabili. Il GDPR e altre normative locali stanno incentivando la localizzazione dei dati in Europa.

Aree chiave di sviluppo

Paesi del Nord Europa (Svezia, Finlandia, Danimarca) grazie a costi energetici bassi e climi favorevoli. Germania, Paesi Bassi e Francia, hub tradizionali per la connettività e il business. Europa Orientale in crescita per attrarre investimenti con costi competitivi. Italia al centro degli interessi nel 2025.

Focus sull’Italia

L’Italia è uno dei mercati emergenti per i data center in Europa meridionale, spinta dalla domanda di servizi cloud, e-commerce e digitalizzazione. Milano è il principale hub, grazie alla sua infrastruttura di rete avanzata e alla vicinanza a grandi aziende tecnologiche. Google Cloud ha aperto una regione cloud a Milano. Amazon Web Services (AWS) ha lanciato una regione cloud a Milano nel 2020. Microsoft ha annunciato investimenti significativi per costruire un data center a Milano.

Efficienza energetica e sostenibilità

Il costo dell’energia e la necessità di infrastrutture più efficienti rappresentano sfide per il mercato italiano. Sono in corso progetti per migliorare l’efficienza energetica dei data center, come l’utilizzo di energie rinnovabili. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede investimenti significativi per la digitalizzazione del Paese, che includono anche lo sviluppo di infrastrutture cloud e data center.

L’Italia potrebbe diventare un hub importante per i data center nel Mediterraneo, sfruttando la sua posizione strategica per collegamenti con il Nord Africa e il Medio Oriente. Tuttavia vanno affrontati alcuni problemi: il costo elevato dell’energia in Italia rispetto ad altri Paesi europei e la necessità di infrastrutture più moderne e di connettività di rete. 

Inseguendo l’algoritmo

Un interessante articolo pubblicato ora su BeBeez Magazine titola: “Ecco perché l’Italia può diventare la Terra Promessa dei datacenter in Europa”.
Infatti, secondo l’autore Giuliano Castagneto, i grandi poli europei sono congestionati, ma la domanda di servizi cloud e ICT sta esplodendo, con l’IA a fare da detonatore. Così l’Italia, crocevia di cavi in fibra sottomarini che attraversano il Mediterraneo, attrae i big degli asset alternativi come BlackRock, GIP, KKR, Garbe, Patrizia o Hines.
Italia nuova frontiera dei datacenter? Molto probabile, e sicuramente il 2025 vedrà questa particolare asset class guadagnare il centro della ribalta immobiliare italiana, dopo che già nell’anno cha sta per concludersi si è assistito a una intensa attività di investimento. Secondo BeBeez Magazine ne sono sicuri soprattutto investitori come Hines, che a fine 2025 premerà gli interruttori della prima tranche da 24 MW di potenza IT di una struttura che a fine progetto coprirà 220.000 mq per 80 MW e 500 milioni in collaborazione con il gruppo usa specializzato in cloud computing Compass. O anche come le tedesche Patrizia e Garbe, entrambe con importanti iniziative.