Cambiamenti climatici in California. Ma la nuova amministrazione promuoverà produzione e uso di combustibili fossili

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Cambiamenti climatici in California

Le emissioni globali di carbonio, prevalentemente derivanti dalla combustione di carbone, petrolio e gas, stanno raggiungendo livelli record. Si valuta che l’anno appena trascorso, il 2024, sia stato il più caldo nella storia americana. Un pianeta più caldo provoca ondate di calore, tempeste, inondazioni e siccità sempre più mortali e distruttive, a meno che non abbandoniamo rapidamente i combustibili fossili. Eppure gli elettori americani hanno appena eletto leader che negano la realtà della scienza del clima e pianificano di aumentare la produzione e l’uso di combustibili fossili negli anni a venire. Con margini significativi però negli USA è stato rieletto Salud Carbajal, membro della Camera dei Rappresentanti per lo Stato della California, noto attivista per il clima clima. Per fortuna, forze economiche molto più forti e, in effetti, le esperienze locali, stanno dimostrando che un futuro di energia pulita è inarrestabile. In tutto il mondo, entro cinque anni, l’Agenzia internazionale per l’energia stima che ci saranno 10 volte più auto elettriche sulle strade; la quota di elettricità globale generata da fonti rinnovabili raggiungerà il 50%; le pompe di calore elettriche venderanno più delle caldaie a combustibili fossili a livello globale; e tre volte più investimenti saranno destinati a nuovi progetti eolici offshore rispetto a nuove centrali elettriche a carbone e a gas.

L’eolico e il solare sono ora le fonti di energia più economiche al mondo. Anche in Cina e in India sono più economiche del carbone. Il presidente eletto Trump e i leader repubblicani al Congresso e in tutto il Paese hanno però chiarito le loro intenzioni: si sono alleati con l’industria dei combustibili fossili. “Drill, baby, drill” è ora un mantra del Partito Repubblicano. Trump ha una lunga storia di false dichiarazioni scientifiche sul clima e sulle energie rinnovabili. Ha annunciato una serie di scelte del Gabinetto che hanno travisato la realtà del cambiamento climatico. Il segretario all’Energia, incaricato dal neopresidente, sarà il dirigente dei servizi petroliferi e del gas Chris Wright, che ha da parte sua affermato che “non esiste alcuna crisi climatica” e “non esiste energia pulita o energia sporca”.

Sebbene il suo declino sia all’orizzonte, l’industria dei combustibili fossili continua a essere una potente forza finanziaria e politica. La sua alleanza con i governi di destra ritarderà temporaneamente la transizione verso l’energia pulita. Ma in principi economici sostenibili si stanno dimostrando più potenti della politica. Il nostro mondo è nelle prime fasi di un cambiamento generazionale verso un nuovo e migliore sistema energetico.