Porsche Consulting e LAND lanciano a Davos un nuovo modello economico fondato sulla Natura
Un nuovo modello economico fondato sulla Natura |
— di Renato Gandini — |
Porsche Consulting, la società di consulenza manageriale affiliata alla nota casa automobilistica, e LAND, società internazionale di consulenza paesaggistica, si uniscono per lanciare un nuovo modello di crescita sostenibile. L’idea è quella di estendere il concetto di ‘Nature-Positive Cities’ creando grandi ecosistemi urbani in cui la Natura è un elemento fondamentale di sviluppo economico e di benessere per i cittadini. In questo modo, le aziende diventano produttrici attive di Natura, estendendo la loro influenza oltre i confini attuali. Pubblico e privato lavorano all’unisono garantendo una maggiore disposizione di investimenti. Il Capitale Naturale diventa così l’indicatore di benessere economico per rendere i risultati trasparenti al servizio del processo decisionale e politico. “Si tratta di un cambio di paradigma che si allontana dai concetti di compensazione o restituzione, ed è la chiave per trasformare la sostenibilità da normativa a vantaggio competitivo” – ha dichiarato Josef Nierling CEO Porsche Consulting in Italia nel keynote di apertura. In questa fase geopolitica assertiva è difficile progredire nelle azioni sul clima con accordi centralizzati. Agire concretamente sulle grandi aree urbane globali permette di ottenere risultati immediatamente godibili dalle persone che ci abitano. “Città, e soprattutto grandi regioni urbane, diventano così attrattive per i talenti, elemento fondamentale della futura competitività. È per questo che è interesse avere delle aziende che giocano un ruolo attivo: produrre Natura intorno a sé rende attrattiva la società e il territorio, combattendo così la minaccia demografica e assicurandosi la più preziosa delle risorse, le persone” – ha concluso Nierling dal palco. Il “Nature-Factory Manifesto” presentato a Davos incarna una visione strategica in grado di trasformare attivamente industrie e paesaggi, coniugando la resilienza ambientale con nuove forme di redditività e competitività. Un cambio di mentalità radicale, che rivoluzionerà i modelli tradizionali di sviluppo urbano sostenibile portando le aziende a guidare la transizione ecologica e sociale, attraverso l’adozione di principi Nature-Positive. “Oggi ogni singola architettura deve contribuire all’aumento del valore naturale. Il paesaggio produttivo solo così diventa la forza trainante dell’indispensabile transizione sociale ed ecologica, contribuendo attivamente all’aumento dei servizi ecosistemici e delle risorse naturali per una società più resiliente”, ha affermato Andreas Kipar, CEO di LAND e membro della Task Force per Nature-Positive Cities del World Economic Forum. La Natura concepita come pilastro di crescita economica alimenterà infatti la creazione di partnership pubblico-private per superare i vincoli finanziari e contribuire con risorse e investimenti allo sviluppo urbano. “Attraverso il Natural Capital Accounting, sarà possibile monitorare i benefici introdotti dai Servizi Ecosistemici, valutare l’impatto del Capitale Naturale sulle attività umane e facilitare la transizione Nature-Positive di città e territori”, ha sottolineato Kipar. Nel panel sono intervenuti anche Verena Ehold, Managing Director presso Environment Agency Austria e Andrea Illy, presidente di illycaffè, e co-Chair di Regenerative Society Foundation. Andrea Illy ha arricchito il dibattito facendo una breve panoramica del percorso che illycaffè ha intrapreso da anni e sensibilizzando il pubblico sulle tecnologie in grado di sostenere la rigenerazione naturale delle piantagioni. Le pratiche di agricoltura rigenerativa sono in grado, infatti, di fermare la deforestazione e il degrado del suolo ridandogli vita. |