Comgest: Europa, la crescita economica rimane modesta

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Nel complesso, il 2024 è stato un anno positivo per le azioni europee. I mercati hanno a giusto titolo anticipato il calo dei tassi di interesse, che però è avvenuto più tardi del previsto. La Banca centrale europea ha tagliato il suo tasso di riferimento sui depositi quattro volte e la Federal Reserve tre; quest’ultima ha ancora menzionato, alla fine dell’anno, un’inflazione “piuttosto elevata” rispetto all’obiettivo del 2%. Politica monetaria a parte, il 2024 è stato caratterizzato dai conflitti internazionali in corso e da incertezze geopolitiche. In decine di democrazie si sono tenute importanti elezioni, i cui risultati hanno spesso evidenziato una base elettorale sempre più polarizzata. La crescita economica in Europa rimane modesta, come dimostrano i dati del PIL nominale. Ciò è visibile anche nei dati bottom-up sugli utili. Sebbene il tema dell’intelligenza artificiale sia stato presente durante tutto l’anno e in tutti i settori, le società europee hanno spesso sottolineato la riduzione dei prezzi, la “stanchezza dei consumatori”, la diminuzione delle scorte e la debolezza cinese.

Nel 2024, il comparto Value ha superato il Growth e ancor più il Quality. Le banche, il tabacco e il settore della difesa hanno registrato solide performance, mentre i settori dei consumi, della sanità e dell’energia hanno accumulato ritardo. Le azioni francesi hanno sottoperformato, penalizzate in particolare dalla situazione politica.

Nel 2024, EssilorLuxottica ha messo a segno buoni risultati: il leader mondiale delle lenti, delle montature e degli occhiali da sole ha continuato a perseguire la sua strategia di crescita redditizia a lungo termine. Il sentiment è stato ulteriormente rafforzato dalla collaborazione della società con Meta nel segmento degli “occhiali intelligenti”. Le azioni di Lonza hanno registrato una forte ripresa nel 2024, dopo le difficoltà incontrate nel 2023. La società svizzera di outsourcing farmaceutico ha acquisito da Roche un grande sito di produzione, incrementando ulteriormente la propria impronta produttiva nei farmaci biologici. Per quanto riguarda Schneider Electric, la domanda di prodotti e servizi per l’elettrificazione della società rimane trainata da megatrend, tra cui i data center, l’intelligenza artificiale e la transizione energetica, compensando ampiamente la debolezza dei mercati dell’automazione discreta, in particolare in Europa occidentale.

 

Come ogni anno, tuttavia, ci sono delle incognite. Anche se l’ondata di entusiasmo per l’intelligenza artificiale potrebbe durare per un po’, potrebbero esserci incidenti di percorso, il che non sarebbe insolito per una tecnologia nascente come questa. Le prospettive dei consumi cinesi restano poco chiare. La geopolitica, i dazi e le valute costituiscono ulteriori rischi operativi che non possono essere ignorati. Di conseguenza, rimaniamo focalizzati sulla diversificazione dei fattori di crescita e di rischio a livello di portafoglio, al di là delle caratteristiche qualitative delle aziende stesse. Il nostro approccio di investimento resta invariato: selezionare aziende di qualità in grado di crescere nel lungo periodo.