Euroflora 2025: debutta a Genova la “Serra Spaziale”. Il futuro dell’agricoltura è già qui

Redazione -

Genova – Alla celebre esposizione florovivaistica Euroflora, fino al 4 maggio, i riflettori sono puntati su di una straordinaria novità: la Serra Spaziale, una struttura hi-tech ispirata ai sistemi di coltivazione destinati alle missioni nello spazio. Un ponte tra botanica e tecnologia, tra Terra e futuro.

Realizzata grazie alla collaborazione tra aziende agro-tech e centri di ricerca legati a progetti spaziali internazionali, la serra rappresenta un vero e proprio laboratorio di sostenibilità: completamente autosufficiente, funziona in circuito chiuso, riciclando acqua e nutrienti, e simulando un ecosistema controllato. L’illuminazione è garantita da speciali LED a spettro regolabile, mentre una rete di sensori intelligenti monitora in tempo reale temperatura, umidità e stato delle piante.

E’ presente anche un robot sviluppato per la potatura di precisione delle vigne, dotato di un braccio robotico ed equipaggiato con telecamere e cesoie realizzato dall’iit Istituto Italiano di Tecnologia in collaborazione con la facoltà di scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Nata per coltivare ortaggi su Marte o sulla Luna, la tecnologia della Serra Spaziale si rivela preziosa anche sulla Terra, soprattutto in ambienti ostili, città densamente popolate o regioni colpite da crisi idriche. È l’emblema di un’agricoltura del futuro più resiliente, intelligente e sostenibile.

Euroflora si conferma così non solo vetrina di bellezza botanica, ma anche palcoscenico d’eccellenza per l’innovazione verde, offrendo uno sguardo concreto su come la ricerca possa rivoluzionare il nostro modo di coltivare, vivere e nutrirci.