Il ruolo dei Green Bond Sovrani per l’Italia. Elementi di continuità nelle spese finanziate

Roberto Carli -

Il ruolo dei Green Bond Sovrani per l’Italia —

Di Roberto Carli

Nel Documento di finanza pubblica varato dal Governo vi è un interessante approfondimento sul ruolo dei Green bond sovrani per l’Italia. Quali sono le principali evidenze ?

Nel 2024 sono stati emessi titoli sovrani green (BTP green), per oltre 10,3 miliardi, a conferma dell’interesse per questa classe di asset posta nell’ambito della gestione del debito. Tale tendenza si è protratta anche nei primi mesi del 2025, con l’emissione di un nuovo titolo green con scadenza 20 anni e la riapertura via asta di un titolo già in circolazione (con scadenza 2031) per complessivi quasi 7 miliardi. Nei prossimi mesi sarà pubblicato il Rapporto di Allocazione e Impatto relativo alle emissioni di titoli green portate sul mercato nel 2024, che fornirà tutti i dettagli sulla composizione delle spese finanziate con le risorse finanziarie raccolte attraverso queste emissioni, nonché sui relativi impatti ambientali, economici e sociali.

Da quanto emerge nei Rapporti pubblicati negli anni precedenti la composizione di queste spese è contraddistinta da alcuni elementi di continuità, quali la prevalenza di quelle destinate al settore dei trasporti, (per finalità di ammodernamento in termini di sostenibilità), e all’efficientamento energetico degli edifici. Ne consegue che è possibile già da ora anticipare che anche le risorse raccolte nel 2024 (e presumibilmente nel 2025) vedranno un ruolo quantitativamente rilevante per queste tipologie di spese.

La distribuzione geografica degli interventi finanziati con i BTP green emessi nel 2023 evidenzia che circa il 54,0 per cento delle spese finanziate è stato destinato alle regioni del Mezzogiorno e del Centro (pari, rispettivamente, a 29,0 per cento e 25,0 per cento). Una quota residuale di spesa, pari a circa l’1,0 per cento delle risorse allocate, risulta destinata all’estero per accordi e convenzioni internazionali per la tutela dell’ambiente, per la prevenzione e il contrasto all’inquinamento; gli interventi ambientalmente ammissibili finanziati con le emissioni di BTP green avvenute nel 2023 hanno prodotto impatti piuttosto significativi, sia sulla riduzione di emissioni climalteranti (pari a circa 70.000 kton di CO2 evitata), sia da un punto di vista economico, generando circa 20 miliardi, corrispondenti all’1,0 per cento del PIL italiano del 2023; la produzione stimolata dai proventi raccolti dalle emissioni 2023 di titoli di Stato verdi ha avuto, inoltre, importanti effetti sulla domanda di lavoratori necessari a soddisfare questo livello di produzione, quantificabile in oltre 320.000 unità di lavoro.

Il 99,0 per cento delle risorse finanziate dai proventi raccolti dalle emissioni 2023 di BTP green è potenzialmente ecosostenibile, secondo gli obiettivi del regolamento sulla tassonomia europea delle attività economiche ecocompatibili, a dimostrazione che il processo di asset allocation è stato orientato al raggiungimento degli obiettivi climatici europei.