Generali Asset Management – Bond governativi: view positiva sui tassi dell’Euro e sui periferici; neutrale sui tassi USA

Mauro Valle Head of Fixed Income di Generali Asset Management -

Elementi chiave:

I prossimi dati statunitensi (fiducia dei consumatori, ISM, PCE core, rapporto sul lavoro) potrebbero offrire un quadro più chiaro dell’economia USA, anche se l’impatto dei dazi potrebbe rimanere limitato. La nostra view rimane neutrale sui tassi USA.

Per quanto riguarda l’Eurozona, i dati compositi PMI hanno confermato un leggero indebolimento del momentum economico, con un settore manifatturiero che mostra segnali di miglioramento e un settore dei servizi più debole. Restiamo positivi sui tassi dell’euro sopra il 2,5% e sui periferici

La nostra view: invariata e positiva sui tassi dell’euro e sui periferici; neutrale sui tassi USA, considerando l’incertezza dello scenario macroeconomico

Nella settimana appena trascorsa, i tassi USA hanno continuato a oscillare tra il 4,2% e il 4,4%, con tassi reali intorno al 2,0% e i rendimenti dei Bund a circa il 2,3%. Il sentiment di mercato si è rafforzato negli ultimi giorni, dopo che Trump ha escluso la possibilità di rimuovere Powell dalla presidenza della Fed, alimentando le speranze di una diminuzione dei dazi USA sulle esportazioni cinesi. Gli ultimi dati economici statunitensi, tra cui un PMI manifatturiero leggermente migliore, gli ordini di beni durevoli e il sentiment dell’Università del Michigan, supportano questa visione. Nei prossimi giorni, saranno pubblicati ulteriori dati (fiducia dei consumatori, ISM, PCE core, rapporto sul lavoro) che potrebbero contribuire a delineare il quadro dell’economia USA, anche se l’effetto dei dazi potrebbe ancora essere limitato. Il mercato non si aspetta un taglio dei tassi FED a maggio, ma prezza tre riduzioni entro ottobre. La nostra posizione rimane neutrale sui tassi USA, considerando l’incertezza dello scenario macroeconomico.

Per quanto riguarda i rendimenti dei Bund, si sono mantenuti stabili intorno al 2,5%, con i tassi BE in aumento, arrivando vicino all’1,8%. Le aspettative di inflazione 5Y5Y sono entrambe superiori al 2,05%. I dati compositi PMI dell’Eurozona (usciti a 50,1 contro 50,9 precedente) hanno confermato un lieve indebolimento del momentum economico, con una migliore attività manifatturiera e un settore dei servizi più debole, sceso sotto al livello di 50, a 49,7. Anche i PMI tedeschi e francesi hanno mostrato una crescita più robusta nel settore manifatturiero rispetto ai servizi, che invece hanno evidenziato un rallentamento. Nei prossimi giorni, i dati flash sul PIL del primo trimestre (atteso +0,2%) e sull’inflazione confermeranno il quadro macroeconomico. L’inflazione, principalmente a causa di prezzi energetici più bassi e di un euro più forte, dovrebbe continuare a scendere, mentre l’inflazione core potrebbe risalire, principalmente per l’effetto Pasqua. Il mercato prezza pienamente un taglio della BCE a giugno, con una probabilità del 50% di un taglio anticipato a luglio, e un altro a settembre.

Gli spread tra Italia e Francia si sono mossi bene negli ultimi giorni: i BTP italiani hanno toccato nuovamente i 108 punti base rispetto ai Bund, con un tightening di oltre 10 punti base, grazie all’upgrade di S&P e a un miglioramento del sentiment di rischio. La nostra view rimane invariata e positiva sui tassi dell’euro e sui periferici, poiché i tassi tedeschi potrebbero consolidarsi sotto il 2,5%, specialmente in presenza di dati di inflazione più bassi, che potrebbero rafforzare le aspettative di ulteriori tagli della BCE nelle prossime riunioni. Manteniamo una posizione neutrale sull’esposizione alla curva dei rendimenti, con uno spazio limitato per ulteriori movimenti di steepening.