Mercato USA: la SEC ritira la proposta anti-greenwashing. Svolta conservatrice nella regolazione dei fondi ESG
La SEC ritira la proposta anti-greenwashing —
La Securities and Exchange Commission (SEC) ha formalmente ritirato la proposta di regolamento volta a contrastare il greenwashing nei fondi d’investimento ESG. La misura, originariamente presentata nel maggio 2022 sotto la presidenza di Gary Gensler, mirava a introdurre requisiti di trasparenza più stringenti per i gestori patrimoniali che promuovono strategie ambientali, sociali e di governance.
Il ritiro, avvenuto insieme ad altre tredici proposte affini, segna una svolta decisa nella politica regolatoria dell’agenzia, ora guidata dal nuovo presidente Paul Atkins, espressione della maggioranza repubblicana. La decisione arriva dopo mesi di rinvii e crescenti pressioni politiche e legali. Alcune sezioni della proposta erano già state oggetto di contestazione da parte del Quinto Circuito (Fifth Circuit). una delle tredici Corti d’appello federali degli Stati Uniti, che ne aveva messo in discussione la legittimità sulla base delle competenze attribuite all’agenzia.
Secondo quanto dichiarato dalla SEC, la scelta non implica un abbandono definitivo del tema, ma rappresenta piuttosto un “reset” strategico: l’intenzione sarebbe quella di ripensare la regolazione ESG con nuove basi giuridiche e un percorso di consultazione rinnovato.
L’effetto immediato è un vuoto normativo che lascia i fondi ESG privi di standard obbligatori su metriche fondamentali, come le emissioni di gas serra o la coerenza delle strategie sostenibili dichiarate. Per gli investitori, questo significa minore trasparenza e maggior esposizione al rischio di pratiche ingannevoli.
La scelta della SEC appare in controtendenza rispetto al rafforzamento delle regole ESG in atto in Europa, e potrebbe alimentare ulteriori tensioni tra approcci regolatori divergenti a livello internazionale.
Ritiro della proposta ESG: caos normativo e rischio greenwashing
Il ritiro da parte della SEC della proposta di regolamentazione ESG ha generato incertezza nel settore finanziario e ha compromesso la trasparenza delle comunicazioni sulla sostenibilità. Senza regole chiare, le società di gestione patrimoniale possono continuare a utilizzare termini ESG in modo arbitrario, alimentando confusione e il rischio di greenwashing. La proposta ritirata avrebbe introdotto criteri uniformi per la rendicontazione, facilitando confronti tra fondi e investimenti responsabili.
Il passo indietro della SEC segna una netta inversione rispetto all’approccio più rigoroso dell’amministrazione Biden e accentua il divario tra gli Stati Uniti e l’Europa, dove la regolazione ESG è in costante rafforzamento. La mancanza di un quadro normativo vincolante mina la fiducia degli investitori e ostacola l’adozione di pratiche sostenibili, lasciando spazio a comportamenti opachi e a una cultura finanziaria meno responsabile.