L’industria riguadagna terreno

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La produzione italiana a luglio ha segnato +1,1% su giugno, quando era calata dell’1,1%. Rispetto allo stesso mese di un anno fa il miglioramento è del 2,7%

Sono incoraggianti le notizie giunte dall’Istat sulla produzione industriale italiana a luglio: +1,1% rispetto al precedente mese di giugno, quando lo stesso dato aveva segnato un calo congiunturale dell’1,1%.
Gli economisti si aspettavano una risalita limitata a +0,5%.
Su base annua, il rimbalzo della produzione è di 2,7% da -0,3% di giugno. Va ricordato, però, che dal picco del 2008, la produzione ha perso circa il 18%.

La riscossa dell’industria nazionale coinvolge tutti i principali settori produttivi: aumentano, infatti, l’energia (+7,1%), i beni di consumo (+1,0%), i beni intermedi (+0,6%) e i beni strumentali (+0,3%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a luglio 2015, un forte aumento nel comparto dell’energia (+10,7%) dovuto principalmente a fattori climatici; aumentano anche i beni strumentali (+5,3%) e i beni di consumo (+1,8%) mentre i beni intermedi segnano l’unica variazione negativa (-1,3%).

Sempre a luglio 2015, i comparti che presentano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+20,1%), della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+12,0%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+11,7%).
Le diminuzioni maggiori si registrano invece nei settori dell’attività estrattiva (-5,0%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-2,4%) e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche (-0,8%).
Bene, secondo l’Istat, anche la produzione di autoveicoli: a luglio l’incremento è stato del 44,9% rispetto allo stesso mese del 2014. Tra gennaio e luglio di quest’anno la produzione è cresciuta del 44,2% rispetto ai primi sette mesi del 2014.

“I dati odierni della produzione industriale speriamo si confermino nei prossimi mesi”, ha commentato il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, appena arrivato all’assemblea dell’Unione Industriale di Torino.
Pur commentando positivamente i dati dell’Istat, Squinzi è stato prudente: Un po’ di dati positivi ci sono ma parlare di ripresa è arrischiato”.