Mutui, torna la penale per l’estinzione anticipata?

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Secondo Adusbef e Federconsumatori potrebbe essere reintrodotta con la nuova direttiva europea, mettendo a rischio il mercato delle surroghe

Rimborsare in anticipo il mutuo contratto con la banca potrebbe di nuovo costare caro ai clienti, che si ritroverebbero a pagare una penale. A evidenziare il rischio sono Adusbef e Federconsumatori, che fanno riferimento alla nuova direttiva europea sui mutui, che deve essere recepita in Italia entro il 21 marzo prossimo. Direttiva che prevede, in caso di estinzione anticipata, “un indennizzo equo e obiettivo” a favore della banca. Ma in Italia questo balzello non esiste più da otto anni.

“L’Europa delle banche”, affermano le associazioni di consumatori “taglia ancora una volta i diritti di coloro che sottoscriveranno un mutuo, con l’applicazione di una norma ‘armonizzatrice’, che ha la finalità di ‘armonizzare’ gli esclusivi i profitti delle banche” con una penale che, sottolineano, “paradossalmente” penalizza “chi, da bravo pagatore, decideva di estinguere anticipatamente un mutuo”.

All’articolo 25 la direttiva, recita: “Gli Stati membri possono prevedere che il creditore abbia diritto, laddove giustificato, ad un indennizzo equo e obiettivo per gli eventuali costi direttamente connessi al rimborso anticipato, ma non impongono una sanzione penale al consumatore. A tale riguardo, l’indennizzo non è superiore alla perdita economica sofferta dal creditore. Nel rispetto di tali condizioni, gli Stati membri possono prevedere che l’indennizzo non possa superare un determinato livello o sia consentito soltanto per un certo periodo”.

La direttiva dunque è abbastanza cauta, pone dei paletti all’entità e alle modalità di applicazione della penale, che oltretutto non è obbligatoria, ma può essere introdotta o meno a discrezione dei singoli stati.

Secondo Adusbef e Federconsumatori tuttavia, la direttiva mette a rischio il mercato delle surroghe, un mercato “attivato dai consumatori per trasferire un mutuo da una banca ad un’altra per ottenere migliori condizioni”. Nel 2007, ricordano, il decreto legge Bersani, eliminando gradualmente le penali di estinzione consentì di “sviluppare concorrenza e mercato, un modello da esportare nell’Europa dei banchieri”.

Secondo le due associazioni il mercato delle surroghe “vale il 60% dei mutui grazie appunto alla legge Bersani sulla portabilità gratuita dell’ipoteca per trasferire il mutuo da un istituto ad un altro, e qualora dovesse passare questo decreto, assisteremmo ad un crollo delle ri-negoziazioni, con ulteriori aggravanti a danno dei consumatori, come l’introduzione dei pacchetti assicurativi e finanziari”.