Deutsche Bank, perdita record e tagli

-

Nel terzo trimestre l’istituto ha registrato un rosso di 6 miliardi. Annunciati 15 mila esuberi

 

Affonda in borsa il titolo Deutsche Bank dopo che il gruppo, la maggiore banca tedesca, ha annunciato un passivo di 6,01 miliardi nel terzo trimestre 2015, la sospensione del dividendo per gli anni 2015 e 2016 e oneri di ristrutturazione per 3,8 miliardi di euro. A circa un’ora dalla chiusura degli scambi a Francoforte il titolo perde oltre il 7%.

La perdita era stata già prospettata dai vertici dell’istituto, che ora cerca di correre ai ripari tagliando personale e filiali. L’obiettivo è quello di arrivare a risparmiare 3,8 miliardi entro il 2018. In tutto sono 15 mila le persone che perderanno il lavoro: 9 mila dipendenti a tempo indeterminato e 6 mila contratti esterni che fanno capo alla divisione global technology & operation. Saranno chiuse 200 filiali in Germania, e le succursali in Argentina, Cile, Messico, Perù, Uruguay, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Malta e Nuova Zelanda. L’Italia, ha precisato il gruppo, resta invece un mercato chiave “e qualsiasi rumor di un presunto ritiro è totalmente infondato”. 

Di qui al 2018, le unità di lavoro del gruppo Deutsche Bank scenderanno da 103 mila a 77 mila. Nel conto sono compresi anche 19 mila dipendenti di Postbank che perderanno il lavoro in seguito alla decisione di Db di uscire dalla società. 

Il rosso record di Deutsche Bank, che nello stesso periodo del 2014 aveva perso “solo” 94 milioni di euro, è dovuto agli oneri per vicende giudiziarie e alla maxi-svalutazione della partecipazione detenuta nella cinese Hua Xia Bank.