Produzione industriale in calo nell’Eurozona

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Secondo i dati Eurostat in agosto c’è stata una flessione dello 0,5% su base mensile. Rispetto a un anno prima, invece, la variazione è positiva dello 0,9%

In agosto la produzione industriale è calata, rispetto al mese precedente, dello 0,5% nell’Eurozona (contro una crescita dello 0,8% in luglio) e dello 0,3% nell’Unione europea dei 28 paesi (più 0,4% in luglio). Lo comunica Eurostat, l’ufficio statistico dell’Ue.

Su base annua (agosto 2015/agosto 2014) la produzione industriale è cresciuta dello 0,9% nell’Eurozona, e dell’1,9% nell’Ue a 28.

La flessione dello 0,5% su base mensile registrata nell’Eurozona, aggiunge Eurostat, è dovuta ai cali nella produzione di energia (meno 3%), beni strumentali (meno 1%) e beni di consumo non durevoli (meno 0,1%). La produzione di beni intermedi è invece aumentata dello 0,2% e quella di beni di consumo durevoli del 2,3%.

Tra i paesi dell’Unione europea, i cali maggiori della produzione, sempre su base mensile, si sono avuti nella Repubblica Ceca (4,3%), in Croazia (meno 4,1%) e in Lituania (meno 3,5%). I maggiori incrementi riguardano la Svezia (più 4%), la Grecia (più 3,9%), la Danimarca e la Francia (entrambe più 1,6%). In Italia si è registrato un calo dello 0,5%.

Su base annua, l’incremento dello 0,9% è dovuto alla produzione dei beni di consumo durevoli, cresciuta del 4,5%, di beni strumentali (più 2,8%) e di beni di consumo non durevoli (più 0,9%). La produzione di beni intermedi è diminuita dello 0,6% e quella di energia dell’1,6%.

A livello di paesi, gli incrementi annui maggiori si sono avuti in Irlanda (più 15%), a Malta (più 9,3%), in Lettonia (più 6,4%), e in Repubblica Ceca e Svezia (entrambe più 6,3%). I cali maggiori sono stati registrati in Olanda (meno 8,9%), Estonia (meno 2,7%), Finlandia (meno 2,3%) e Slovacchia (meno 0,4%).

In Italia la produzione industriale è cresciuta dell’1% su base annua.