Figli, una polizza per il futuro

di Unipol - redazione@lamiafinanza.it -

Un’assicurazione può essere lo strumento più adatto per accantonare una somma da utilizzare per gli studi, o per avviare un’attività una volta grandi. E conviene pensarci presto

L’avvenire dei figli è una delle maggiori preoccupazioni dei genitori: garantire loro la possibilità di completare gli studi, od offrire loro un capitale su cui contare, quando saranno grandi, per avviare una loro attività lavorativa, professionale è il desiderio di molti. Soprattutto in anni come quelli che stiamo vivendo, in cui la crisi economica rende ancora più difficile l’accesso dei giovani al mondo del lavoro.

Certo, si può provvedere in molti modi, accantonando risparmi sul conto in banca ogni volta che è possibile, acquistando titoli di Stato o investendo in vari modi… Esiste tuttavia uno strumento che offre molti vantaggi rispetto al “fai da te” o ad altri prodotti finanziari. Alcune compagnie di assicurazione hanno infatti studiato polizze che hanno la specifica finalità di offrire ai figli una rendita per gli anni degli studi universitari o un capitale da utilizzare quando saranno adulti.

Si tratta di una particolare forma di assicurazioni sulla vita che un genitore, ma anche un nonno o uno zio, possono scegliere di stipulare a favore di figli o nipoti quando questi sono ancora bambini. La scadenza viene fatta coincidere con il loro diciottesimo compleanno, oppure con la fine delle scuole superiori.

Dal momento della sottoscrizione, e fino alla scadenza, il contraente (padre o madre, nonno o nonna, ecc.) pagherà i premi, accantonando via via una somma che crescerà nel tempo. Alla scadenza il ragazzo o la ragazza potrà contare su una rendita per la durata degli studi universitari o su un capitale, che potrà aiutarlo o aiutarla nell’inizio della sua vita adulta.

    ATTENZIONE  
    L’offerta delle compagnie è differenziata non soltanto per le caratteristiche dei prodotti, ma anche per un diverso livello di costi. I cosiddetti “caricamenti” possono essere particolarmente elevati nel caso delle assicurazioni vita: valutare diverse proposte è quindi più che mai opportuno, per non rischiare di avere, alla scadenza, un risultato inferiore alle attese.
 
 
 
         

I premi pagati alla compagnia possono essere investiti con formule diverse. Può trattarsi di fondi “a gestione separata”, caratterizzati da un rendimento minimo e da un approccio molto prudente. Ogni anno il capitale o la rendita assicurati sono maggiorati in base a una parte delle performance realizzate dalla gestione separata, che è un fondo costituito da patrimonio autonomo (al riparo da un eventuale dissesto della compagnia assicuratrice) investito soprattutto in titoli di Stato italiani, con un sistema che consente di ridurre la volatilità e offrire una certa stabilità dei rendimenti.

Con le polizze unit-linked invece si investe in veri e propri fondi di investimento, che investono sui mercati finanziari, anche azionari. Generalmente dunque non offrono alcuna protezione dell’investimento o, quantomeno, non così ampia come nelle polizze vita rivalutabili. Nel corso degli anni, l’investimento potrebbe ottenere ottime performance, ma anche subire forti ribassi.

Trattandosi di un investimento a medio-lungo termine, tuttavia, (tra la sottoscrizione della polizza, quando il beneficiario è ancora un bambino, e la scadenza, passano infatti diversi anni), può valere la pena di correre qualche rischio in più. Nel corso del tempo potranno verificarsi periodi di incertezza sui mercati ma le statistiche storiche dimostrano che, normalmente, nel lungo periodo le perdite vengono ampiamente recuperate.

    ATTENZIONE  
    Con una polizza di tipo unit-linked è possibile modificare nel tempo la composizione dell’investimento, prevedendo una maggiore componente azionaria all’inizio del piano, per poi incrementare via via la quota investita sull’obbligazionario e quindi in modo più prudente, in modo da proteggere l’investimento quando l’obiettivo si avvicina.
 
 
 
         

A distinguere questo tipo di polizze da un investimento finanziario, poi, sono alcuni contenuti tipicamente assicurativi.

Particolarmente significativa è la garanzia, prevista da quasi tutti i contratti, del completamento del piano: in caso di morte o di invalidità permanente dell’adulto che ha sottoscritto la polizza, la compagnia gli subentra nel pagamento dei premi, in modo che il beneficiario possa in ogni caso avere il capitale o la rendita previsti.

In alcuni casi può essere prevista una garanzia sulla restituzione dei capitali versati e/o un rendimento minimo. Nel primo caso, la prestazione a scadenza non può essere inferiore al totale delle somme versate dal contraente; nel secondo, l’investimento gode di una rivalutazione annua minima, che si accumula via via.

    ATTENZIONE  
   
Se non sono previste clausole di questo genere, il capitale a scadenza può essere anche inferiore alla somma dei premi versati.
 
 
 
         

Altri contratti prevedono poi dei bonus, cioè delle maggiorazioni sulle prestazioni a scadenza, nel caso in cui i ragazzi ottengano un buon voto all’esame di maturità, o comunque concludano gli studi superiori nei tempi previsti.
Per le assicurazioni sulla vita che prevedono il rischio di morte e invalidità permanente è possibile portare in detrazione d’imposta, in sede di dichiarazione dei redditi, il 19% dell’importo versato, entro il limite di 530 euro.