Furto e incendio: proteggere la casa

di Unipol - redazione@lamiafinanza.it -

Quali eventi sono effettivamente compresi in queste polizze? E come funzionano i contratti? Ecco i punti cui prestare attenzione

“Casa dolce casa”. Tutti d’accordo, ma come proteggere la propria abitazione e i beni che vi si trovano? In realtà, l’80% di italiani sono proprietari dell’abitazione in cui vivono, ma sono molti meno quelli che l’assicurano contro i vari rischi a cui è soggetta. Piccoli e grandi incidenti possono creare danni, distruggere oggetti utili o di valore, i ladri possono sottrarli… Le polizze contro il furto e l’incendio possono aiutare a ritrovare la serenità, con un risarcimento che consente di riparare o ricomprare ciò che è stato danneggiato.

Si tratta però di contratti abbastanza complessi, e la scelta va fatta con molta attenzione, cercando di personalizzare il più possibile la polizza, perché risponda alle nostre effettive esigenze.

Incendio: cosa copre la polizza
Le polizze contro l’incendio riguardano molti eventi diversi: non soltanto l’incendio vero e proprio, ma anche, per esempio, i danni derivanti da fulmini o esplosioni, quelli causati da fumi o gas, o da urti da parte di veicoli e aerei. Sono compresi anche i danni che i vigili del fuoco possono causare spegnendo un incendio, e (entro un certo limite) le spese di sgombero o demolizione che derivano dal sinistro.

Le polizze, gratuitamente o con un sovrappremio, possono inoltre coprire altri eventi, come quelli determinati da colpa grave dell’assicurato, i danni causati a cose di proprietà dei vicini, quelli derivanti dalla rottura delle condutture dell’acqua o da eventi atmosferici o calamità naturali, e i danni indiretti (come le spese per un albergo finché l’abitazione è inagibile).

Una garanzia che può risultare particolarmente utile in caso di sinistro, poi, riguarda l’anticipo dell’indennizzo, grazie al quale l’assicurato può ricevere in tempi rapidi una somma pari alla metà dell’importo minimo che, secondo le prime stime, gli sarà liquidato.

Normalmente le polizze non assicurano beni come banconote e titoli, archivi e documenti, collezioni, quadri e, in genere, oggetti di valore artistico: per assicurare questi beni, occorre prevedere nel contratto delle condizioni speciali e pagare un apposito premio.

    ATTENZIONE  
    Prima di firmare il contratto conviene soffermarsi sulle garanzie previste e sulle esclusioni, e verificare che siano effettivamente compresi i beni che si desidera assicurare. È meglio, in questo, farsi aiutare dall’assicuratore o da un altro esperto, perché le definizioni possono trarre in errore: a volte vengono usati termini di uso non corrente, o con un senso diverso a quello che si dà loro comunemente .
 
 
 
         

I tipi di contratto
L’assicurazione contro l’incendio di solito prevede la formula a valore intero che prevede il risarcimento totale del danno subito, per quanto riguarda i beni assicurati.

In questo tipo di contratti, è indispensabile che il valore dei beni sia effettivamente quello dichiarato nel contratto. Se, al momento del sinistro, il valore dichiarato è inferiore a quello reale, la compagnia applica la regola proporzionale, e cioè riduce l’indennizzo in una misura pari al rapporto esistente tra il valore dichiarato e quello effettivo dei beni. Per esempio, se il e i beni valgono 100 mila euro, ma il valore assicurato è 50 mila, cioè la metà, in caso di danno per 20 mila euro l’indennizzo sarà anch’esso dimezzato a 10 mila euro. Normalmente le compagnie prevedono tuttavia una tolleranza, di solito del 20%, tra somma assicurata e valore dei beni.

Per evitare di incorrere nella riduzione dell’indennizzo, occorre prestare molta attenzione al valore dichiarato, eventualmente ricorrendo all’aiuto di perizie, e verificare che, nel corso del tempo, il valore non aumenti.

In alternativa si può scegliere una polizza a primo fuoco, che consente all’assicurato di ottenere il risarcimento integrale dei danni subiti, entro il massimale assicurato. In tal caso la polizza non riporta il valore dei beni assicurati, ma solamente la somma assicurata, che corrisponde al massimo indennizzo che la compagnia si impegna a pagare.

L’indennizzo di solito viene calcolato in base al valore commerciale dei beni, cioè al valore che hanno al momento del sinistro, tenendo conto del degrado dovuto al tempo e all’uso.

Più costose le polizze che prevedono il valore a nuovo che, per quanto riguarda il fabbricato, è pari al costo di ricostruzione, e per gli altri beni al costo per sostituirli con beni nuovi, e uguali o simili per caratteristiche a quelli danneggiati.

Furto, le garanzie
Le assicurazioni contro il furto di regola coprono anche i guasti prodotti dai ladri a porte, serrature eccetera, per introdursi nei locali che contengono le cose assicurate. Normalmente sono compresi anche lo scippo e la rapina, sempre in relazione con i beni assicurati. Altri eventi che possono essere assicurati (eventualmente con aumenti del premio) sono l’estorsione, i guasti ai locali e i danni vandalici.

È bene verificare se il contratto prevede particolari requisiti per quanto riguarda le modalità di difesa dei locali dove sono costituiti i beni, per esempio mezzi di chiusura particolarmente sicuri o impianti di allarme.

La formula contrattuale più diffusa è quella a primo rischio assoluto, che non riporta il valore dei beni, ma indica solamente il massimale o somma assicurata, cioè l’indennizzo massimo che l’assicuratore può essere chiamato a pagare. Un’alternativa è la formula a primo rischio relativo; in questo caso il contratto riporta, oltre al massimale, anche il valore dei beni assicurati; se, al momento del furto, i beni sottratti risultano avere un valore superiore a quello dichiarato, si applica la regola proporzionale, altrimenti vengono risarciti per intero.

Come per le polizze incendio, l’indennizzo può fare riferimento al valore commerciale dei beni o al loro valore a nuovo: evidentemente la seconda soluzione è la più costosa.

    ATTENZIONE  
    Di regola la copertura contro il furto è valida solo in caso di scasso o rottura di porte o finestre: se i ladri dovessero entrare attraverso una finestra rimasta aperta, l’assicurazione non rimborsa il danno. Il rimborso è invece dovuto se i ladri entrano usando le chiavi rubate o smarrite per le quali è stata fatta regolare denuncia .
 
 
 
         

Quasi tutte le polizze prevedono che non sia rimborsato il furto avvenuto in un appartamento non abitato da più di 45 giorni (nel caso di gioielli, preziosi e denaro questo termine scende a 15): in questi casi, in pratica, la garanzia rimane sospesa. È una clausola da tenere presente soprattutto se l’assicurazione riguarda una seconda casa.

Le polizze multirischio
Furto, incendio o tutt’e due? Se l’obiettivo di chi assicura la propria casa è la tranquillità per sé e i famigliari, l’alternativa non si pone: entrambe le polizze possono aiutare a fronteggiare episodi quanto mai spiacevoli.

Una copertura ancora più ampia è offerta dalle polizze multirischio che non soltanto uniscono in un unico contratto le garanzie contro furto e incendio, ma offrono anche garanzie complementari che vanno dalla responsabilità civile “del capofamiglia”, alla tutela giudiziaria, di cui parleremo prossimamente.

    ATTENZIONE  
   
Prima di stipulare una polizza per la casa, chi abita in un condominio dovrebbe verificare se questo è assicurato con una polizza “globale fabbricati” e quali garanzie prevede: alcuni eventi possono essere già coperti, ed è consigliabile evitare una doppia assicurazione.