L’economia tedesca rallenta. I “saggi” contro la Bce

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Il Pil l’anno prossimo crescerà dell’1,6%, meno del previsto. Sotto accusa le politiche monetarie di Draghi e compagni: crea rischi alla stabilità finanziaria

L’economia tedesca rallenta e a Berlino gli animi si scaldano. Il Pil della Germania, secondo le ultime proiezioni, crescerà nel 2016 “solo” dell’1,6%, contro l’1,7% di quest’anno e al di sotto del target dell’1,8% fissato dal governo Merkel.

Proprio al governo guidato dalla Cancelliera è indirizzato un brusco messaggio da parte di un gruppo di economisti, noti nel paese come “cinque saggi”, che denuncia la debolezza dell’economia e le colpe della politica monetaria della Bce, che secondo gli esperti inciderebbero parecchio sulla deludente performance tedesca.

Non solo. Circa le scelte di Mario Draghi e compagni, i cinque saggi dicono che queste stanno creando “significativi rischi alla stabilità finanziaria” dell’Eurozona e che potrebbero anche minacciare la solvibilità di banche ed assicurazioni”.
Sotto accusa, l’appiattimento della curva dei tassi che si tradurrà in una maggiore difficoltà economico-finanziaria per le banche ed in un connesso aumento della loro solvibilità.