L’industria tedesca frena ancora

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A settembre gli ordini sono scesi per la terza volta consecutiva a causa del calo della domanda estera soprattutto dall’Eurozona

Non è un momento felice quello dell’economia tedesca, schiacciata (a livello di reputazione ma non solo) dal dilagare dello scandalo Volkswagen.
Il ministero dell’Economia ha reso noti dati poco confortanti sugli ordini all’industria che a settembre sono risultati in calo per la terza volta consecutiva, tanto che prende sempre più corpo un possibile rallentamento della prima economia europea nell’ultima parte dell’anno.

I dispiaceri per l’apparato produttivo della Germania arrivano dalla domanda estera, in netto calo soprattutto per gli ordini provenienti dalla zona euro.
In dettaglio, stando ai numeri diffusi dal ministero, gli ordini per le merci ‘made in Germany’ hanno segnato una flessione di 1,7% su mese, mentre le attese degli economisti erano per una crescita di 1% dopo -1,8% di agosto.

Gli ordinativi dall’estero hanno registrato una contrazione del 2,4%. Il contributo negativo più forte è arrivato, come si diceva, dall’Eurozona, i cui ordini sono diminuiti del 6,7%. In lieve flessione anche gli ordini interni, diminuiti dello 0,6%.
“Complessivamente, gli ordini all’industria vivono una fase di debolezza”, ha evidenziato il ministero.