La Fed ha deciso: rialzo dei tassi entro Natale

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Sanati i contrasti tra i membri della banca centrale Usa, dicono i verbali pubblicati ieri sera. L’intervento nella riunione di metà dicembre

Nel prossimo meeting del Fomc della Fed, fissato per il 15 e il 16 dicembre, appena prima di Natale, la banca centrale americana con tutta probabilità alzerà il costo del denaro nell’area del dollaro.
E’ ciò che emerge dai verbali della riunione di ottobre scorso, pubblicati ieri sera, in cui i membri del Federal Open Market Commitee mostrano di aver raggiunto l’unanimità su questa decisione.

La banca centrale statunitense, dunque, ha ricompattato i suoi banchieri, che hanno ritrovato una unità di vedute riconciliando “colombe” e “falchi”, cioè i favorevoli e i contrari alle misure espansive attuate dalla Fed dal 2008 ad oggi. Dal dicembre di quell’anno fermo i tassi statunitensi sono fermi in una fascia che va dallo 0 allo 0,25%.

A mettere d’accordo i banchieri centrali sono stati i recenti dati sull’andamento dell’economia Usa e soprattutto quelli sul mercato del lavoro e sull’inflazione.
I membri de Fomc, all’unanimità, hanno messo a verbale che circa la decisione del rialzo dei tassi “le condizioni possono essere raggiunte entro la prossima riunione”, dato che i rischi per l’economia si sono ridotti, a dispetto del prolungarsi della crisi globale e delle difficoltà delle economie emergenti, i cui rischi vengono giudicati “più equilibrati”.