Risanamento

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Approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015

· Perdita consolidata pari ad euro 27,5 milioni di euro a fronte dell’utile di 228,1 milioni di euro registrato nello stesso periodo del precedente esercizio, che beneficiava della plusvalenza connessa alla cessione del portafoglio immobiliare francese di circa 280 milioni di euro; al netto di tale effetto il risultato derivante dalle attività di funzionamento dei primi nove mesi del 2015 (perdita di 25,8 milioni di euro) risulta sensibilmente inferiore a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno (perdita di 51,6 milioni di euro)

· Posizione finanziaria consolidata netta pari a 610 milioni di euro (negativa) a fronte di 422,2 milioni di euro (negativa) al 30 settembre 2014 e 443 milioni di euro (negativa) del 31 dicembre 2014

· Patrimonio consolidato netto positivo pari 278 milioni a fronte di 327,5 milioni di euro al 30 settembre 2014 e 305 milioni di euro del 31 dicembre 2014

Il Consiglio di Amministrazione della Risanamento S.p.A., tenutosi in data odierna sotto la presidenza del Dott. Claudio Calabi, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015.

Il risultato netto consolidato al 30 settembre 2015 registra una perdita pari a 27,5 milioni di euro a fronte dell’utile di 228,1 milioni di euro registrato nello stesso periodo del precedente esercizio il quale, giova ricordare, beneficiava della plusvalenza connessa alla cessione del portafoglio immobiliare francese (circa 280 milioni di euro). Al netto di tale effetto si evidenzia che il risultato derivante dalle attività di funzionamento dei primi nove mesi del 2015 (perdita di 25,8 milioni di euro) risulta sensibilmente inferiore a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno (perdita di 51,6 milioni di euro).

Vengono pertanto confermati i benefici in termini di riduzione di oneri finanziari e di costi di gestione ottenuti anche a seguito del processo di revisione organizzativa e strutturale avviato ed in corso alla luce del modificato perimetro di attività del Gruppo.

Sotto il profilo patrimoniale si evidenzia che il patrimonio netto si attesta a 278 milioni contro i 305 milioni di euro del 31 dicembre 2014 mentre la posizione finanziaria netta pari a 610 milioni di euro (negativa) contro i 443 milioni di euro (negativa) del 31 dicembre 2014 sconta principalmente il pagamento, effettuato nel periodo, delle imposte sulle plusvalenze realizzate nel 2014 con la vendita degli immobili francesi.

Si ricorda che in data 24 luglio 2015 il Giudice Dott.sa Giulia Turri della Sezione IV Penale del Tribunale di Milano, accogliendo l’Istanza presentata da Milano Santa Giulia S.p.A., ha emesso il provvedimento di revoca del sequestro preventivo, disposto con decreto del 19 luglio 2010, con conseguente restituzione delle aree di Milano Santa Giulia ancora sottoposte a sequestro.

Con tale provvedimento l’intera area Milano Santa Giulia è rientrata nella disponibilità delle società proprietarie.

Pertanto l’attività di Risanamento S.p.A. e del Gruppo per il prosieguo dell’anno 2015, oltre al completamento della Terza Torre Sky, la cui consegna è prevista entro il corrente mese di novembre, sarà rivolta alla valorizzazione delle residue proprietà di immobili “trading” e si focalizzerà nello sviluppo della iniziativa immobiliare di Milano Santa Giulia prioritariamente sotto il profilo urbanistico / ambientale avendo come principale obiettivo la conclusione dell’iter istruttorio da parte del Comune di Milano, propedeutico alla promozione dell’Accordo di Programma.

Si fa presente inoltre che alla luce del modificato perimetro di attività del Gruppo proseguiranno le attività mirate alla semplificazione organizzativa e strutturale, realizzando ulteriori benefici in termini di costi.

Considerato che allo stato la principale fonte di reddito prospettica risulta essere l’iniziativa di sviluppo Milano Santa Giulia è verosimile che i risultati economici consolidati dovranno essere valutati in un’ ottica di medio/lungo periodo in quanto gli investimenti sostenuti sono destinati a dar luogo a ritorni non immediati in termini sia economici che finanziari e ciò a discapito dei primi esercizi ed in particolare del 2015 che, in assenza di eventi straordinari, risulterà di segno negativo ma in miglioramento rispetto al dato evidenziato nel 2014 al netto degli effetti connessi alla cessione degli immobili francesi.


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