Ue: la Grecia acceleri le riforme

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Senza uno scatto in avanti, non riceverà i nuovi aiuti e non partirà la discussione sulla ristrutturazione del debito. Piazzati, intanto, titoli di Stato ellenici a 6 mesi al 2,97%

La Grecia resta un capitolo aperto nell’Eurogruppo che ora, a quanto riferiscono all’Ansa fonti vicine ai lavori, sollecita Atene ad accelerare sul fronte delle riforme, pena il blocco dei nuovi aiuti internazionali peraltro fermi da agosto.

Atene è indietro, dicono a Bruxelles: “Non siamo ancora preoccupati ma accelerare è essenziale”.
Anche la ricapitalizzazione delle banche deve avvenire prima di Natale, visto che a gennaio, con il meccanismo del ‘bail in’, dovrebbero intervenire i privati in banche nazionalizzate.
Infine è ferma anche la questione della ristrutturazione del debito ellenico. Senza punti fermi sulle riforme, la discussione non può neppure iniziare.

Sul capitolo delle riforme il governo Tsipras deve attuare fino in fondo quella dell’iva aumentandola sulle scuole private e sui medicinali generici. Inoltre, Atene deve risolvere la questione del pignoramento della prima casa: le istituzioni vorrebbero proteggere le famiglie vulnerabili, ma c’è riluttanza nel governo che vuole un’estensione più ampia.

Sul versante delle banche, entro il 6 novembre occorre presentare i piani per affrontare i ‘buchi’ messi in evidenza dagli stress test della Bce, e poi capire come e quanto attingere dal fondo di 10 miliardi di euro previsto dal terzo salvataggio.
Anche in questo caso, perché il fondo possa intervenire Tsipras deve prima approvare una serie di riforme del settore finanziario, inclusa quella sulla governance. E, come si vede, i tempi sono strettissimi.

Per quanto riguarda il debito greco, anche qui tutto si lega al calendario delle riforme.
Le istituzioni hanno bisogno di fare nuove previsioni di crescita e queste non si possono fare finché non si sarà completata la prima revisione del nuovo programma di aiuti, di cui “è impossibile” prevedere una data.
“Una volta completata la prima revisione si possono guardare a quali sono le prospettive di crescita e rivedere la proiezione del debito in diversi scenari, prima di allora sarebbe ridicolo parlare di ristrutturazione del debito”, riferiscono all’Ansa le fonti.

Intanto il Tesoro greco ha piazzato sui mercati una tranche di titoli di Stato a sei mesi per 1,138 miliardi di euro, spuntando un rendimento fermo al 2,97% così come il rapporto di copertura, stabile a 1,30 volte l’offerta.