Petrolio, prezzi ancora in caduta

-

Terza settimana consecutiva in rosso per le quotazioni del greggio. Mai visti tre anni di calo da quando sono iniziate le contrattazioni negli anni ’80

L’eccesso di offerta globale che si è creato sui mercati a seguito della politica dell’Opec e dei Sauditi porta a una depressione delle quotazioni del petrolio che disegnano la striscia negativa più lunga da ben quattro mesi.

Il contratto sul Brent per consegna a febbraio cede 23 centesimi a 36,83 dollari al barile, la scadenza analoga sul greggio Wti americano lascia sul terreno 43 centesimi a quota 34,52 dollari al barile.
Nei giorni scorsi i prezzi sono scivolati quasi ai minimi a undici anni e il Brent chiuderà in perdita per il terzo anno consecutivo.
Da quando sono iniziate le contrattazioni sul petrolio negli anni ’80 non si è mai assistito a tre anni consecutivi di calo.

Molti investitori chiudono oggi i loro book per il 2015, in vista della pausa natalizia, ma la preoccupazione per la ripresa delle contrattazioni nel 2016 resta molto alta.