A quota 72 miliardi il patrimonio delle casse professionali

di Walter Quattrocchi -

Secondo un’indagine della Covip, la quota investita in immobili, pur predominante, è in calo. Forte l’impegno nel “sistema Paese”, ma la legislazione è vecchia e incompleta

Tocca quasi i 72 miliardi di euro il patrimonio detenuto dalle casse professionali al 31 dicembre 2014, in aumento di 6,3 miliardi di euro rispetto alla fine del 2013. Il dato emerge dall’indagine della Covip sulla situazione patrimoniale delle casse di previdenza private.

La composizione del portafoglio vede la rilevante presenza degli investimenti immobiliari, che contano per il 26,6% del totale, pari a poco più di 19 miliardi. La quota è però in progressiva diminuzione: la flessione è del 3,2% rispetto al 2013, e diventa del 6% se si allarga il confronto al 2012.

La Covip evidenzia inoltre un propensione degli enti a investire nel sistema Paese. Le casse hanno privilegiato soprattutto gli investimenti immobiliari, pari al 18,5%, seguiti dai titoli di Stato (10,4 miliardi) e da titoli emessi dalle aziende pari 2,6 miliardi, di cui 1,1 miliardi in obbligazioni e 1,5 miliardi in azioni.

Guardando invece agli investimenti all’estero le attività delle casse si attestano a 25,6 miliardi, il 35,5% del totale.

Confrontando gli investimenti delle casse professionali e quelli dei fondi pensione, l’analisi della Covip sottolinea che i secondi privilegiano gli investimenti non domestici (62,1%), preferendo titoli di debito e titoli di capitale e impiegando in Italia circa il 35% delle risorse, per oltre 35 miliardi di euro.

La Covip fa infine il punto sulla disciplina del settore, che definisce vecchia di vent’anni e incompleta perché ancora manca il regolamento sull’investimento delle risorse finanziarie, sui conflitti di interesse e sulla banca depositaria.