Case: se la banca diventa venditrice

di Rosaria Barrile -

Secondo la Federazione degli agenti immobiliari, i recenti provvedimenti del governo in materia di mutui violano il Codice Civile, che vieta agli istituti di credito di vendere immobili per cui abbiano erogato un prestito

Meno tutele per i risparmiatori se alle banche verrà consentito di vendere un bene immobile su cui hanno erogato un prestito. Una possibilità implicita nella disciplina del prestito ipotecario vitalizio, che consente alle banche di estinguere il debito contratto dal titolare del prestito vendendo l’immobile (ma solo nel caso in cui gli eredi diano il proprio consenso).

A lanciare l’allarme non è un’associazione dei consumatori, come si potrebbe pensare, bensì la Federazione italiana agenti immobiliari professionali (Fiaip), che solleva la questione dichiarando apertamente in una nota stampa di temere un’invasione di campo da parte delle banche nel settore immobiliare.

Dopo il varo del prestito vitalizio, afferma la Fiaip, il Governo si appresta a rendere inapplicabile l’articolo 2744 del Codice civile, che vieta alle banche di vendere un bene immobile per cui abbiano erogato un prestito.

L’articolo 120-quinquiesdecies, contenuto nello schema di decreto legislativo recante l’attuazione della direttiva 2014/17/Ue in merito ai contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali, prevede che le parti possano concordare che, in caso di inadempimento del cliente, la banca possa vendere il bene dato in garanzia per il prestito. Ma la Fiaip, sottolineando la disparità in termini di forza contrattuale tra le banche e i risparmiatori, ha chiesto che tale articolo venga stralciato, ovvero rimosso, dal decreto.

Secondo il presidente di Fiaip Paolo Righi, che ha invitato anche le associazioni dei consumatori a intervenire sull’argomento, c’è un chiaro conflitto di interessi tra i due ruoli oggi ricoperti da alcuni gruppi bancari: da un lato intermediari nella vendita di immobili ai privati, dall’altro soggetti che erogano il finanziamento per l’acquisto.

“Ora è comprensibile a tutti il progetto che alcune banche hanno disegnato insieme al Governo”, sottolinea Righi in una nota ufficiale. “Un anno fa nascevano le prime agenzie immobiliari di proprietà dei due maggiori istituti di credito presenti in Italia. Poi è stato varato il prestito vitalizio che consente agli istituti di impossessarsi del bene per cui hanno prestato garanzia, e ora questo metodo verrà applicato a tutti i mutui ipotecari, aggirando completamente l’articolo 2744 del Codice Civile. Se il Governo varerà la norma, così come contenuta nel decreto legislativo, le garanzie previste dal Codice Civile a tutela dei consumatori verranno meno, e il mercato immobiliare rischierà di diventare una giungla senza regole”.