Slitta la quotazione in Borsa di Ferrovie

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Non avverrà prima del 2017, ha detto l’amministratore delegato Renato Mazzoncini. Il governo ha messo in calendario per quest’anno la cessione di quote Fs

L’annuncio del settembre scorso, fatto dal capo della segreteria tecnica del ministero dell’Economia, Fabrizio Pagani, era prematuro. Ferrovie dello Stato non si quoterà in Piazza Affari nella seconda metà del 2016, come era stato comunicato proprio da Pagani, ma nel 2017. Se tutto procederà secondo i nuovi piani.

“Conto di riuscire ad aggiornare il piano industriale dopo l’estate ma per la quotazione bisognerà aspettare almeno il 2017”, ha spiegato l’amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini, illustrando al ministero delle Infrastrutture il nuovo contratto di programma.
Il governo, tra le dismissioni da effettuare quest’anno, ha in calendario anche quote di Fs.

Quanto al nuovo contratto di programma, questo definisce la direzione che prenderanno gli oltre 8,9 miliardi che il governo ha destinato, con la legge di Stabilità, al trasporto ferroviario.
Il ministro ha annunciato che per il 2016, sempre con legge di Stabilità, saranno stanziati ulteriori 8,2 miliardi.

In dettaglio, i fondi serviranno per 4,469 miliardi al completamento e potenziamento delle linee dell’Alta velocità e Alta capacità e i collegamenti transfrontalieri.
Altri 264 milioni andranno al potenziamento del traffico merci.

L’aggiornamento della gestione del traffico intorno alle stazioni più grandi, con l’introduzione del controllo informatico del traffico, assorbirà 487 milioni; l’ammodernamento delle stazioni 758 milioni; 1,2 miliardi andranno alla messa in sicurezza geologica delle rete.

Infine, il trasporto locale (treni e metro) riceverà investimenti per 1,308 miliardi e 485 milioni saranno destinati al rinnovamento di alcune tratte della Torino Padova e del nodo di Napoli.