Europa: è il momento di comprare?

di Fidelity Worldwide Investments -

Materie prime in calo, rallentamento dei mercati emergenti, nuova crisi del settore finanziario: in questo scenario, è possibile trovare opportunità di investimento? Secondo Paras Anand, responsabile azionario Europa di Fidelity International, la risposta è sì

La flessione dell’indice Msci Europe e la volatilità sui mercati azionari globali stanno alimentando i timori degli investitori. Il crollo dei prezzi dell’energia, il rallentamento dell’attività manifatturiera e di recente, le nuove difficoltà del settore finanziario sono tra i fattori che destano maggiore preoccupazione.

A cominciare proprio dalle quotazioni del greggio, crollate del 75% negli ultimi due anni: con quali conseguenze sui mercati azionari e sulla dinamica dei prezzi? “I produttori di petrolio sono diventati venditori di titoli azionari, con conseguente impatto tecnico negativo sui mercati”, risponde Paras Anand, responsabile azionario Europa di Fidelity International. “Ma il crollo delle quotazioni petrolifere ha generato anche un miglioramento dell’affidabilità creditizia e del reddito netto della maggior parte dei consumatori del mondo sviluppato. In virtù di questo effetto, che dovrebbe farsi sentire nel corso dei prossimi anni, ma anche del miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e della crescita dei salari, sono ottimista rispetto all’andamento dei consumi nel mondo sviluppato”.

Ma il petrolio low cost ha anche altri effetti: la flessione della spesa in conto capitale legata al petrolio, che rappresenta un terzo di quella globale, e quindi il rallentamento dell’attività manifatturiera nei mercati sviluppati. “Questo fatto, indubbiamente preoccupante in sé, va comunque contestualizzato”, sottolinea Anand. “Attualmente, infatti, la componente più grande e importante dell’economia europea è il terziario, che nel 2008 ha sorpassato nettamente industria ed edilizia. Non va poi dimenticato che anche la spesa per infrastrutture, tagliata drasticamente a seguito della crisi finanziaria, sta ripartendo gradualmente”.

La recente volatilità sui mercati azionari ha colpito in particolare il comparto finanziario, a cominciare dalle banche. Tuttavia, secondo Anand, non siamo di fronte a una nuova crisi del settore. “Sebbene le valutazioni del settore siano vicine ai livelli della crisi Lehman e di quella del debito sovrano, i coefficienti di finanziamento Core Tier 1 sono quasi raddoppiati dal 2008”, afferma il gestore. “La sottoperformance dei titoli di credito finanziari, largamente imputabile ai timori per la liquidità del mercato obbligazionario, si ripercuote anche sui mercati azionari, ma si tratta di una problematica di natura tecnica piuttosto che fondamentale e il settore bancario risulta attualmente in una posizione solida”.

Ma quali sono le opportunità di investimento in questa fase difficile? “I rendimenti degli ultimi anni non hanno favorito i segmenti large cap e value. Secondo me questo trend è in fase di esaurimento”, afferma Anand. “Le attuali oscillazioni del mercato appaiono eccessive e oggi si possono trovare aziende con valutazioni estremamente interessanti. Gli strumenti più adatti dovranno quindi saper beneficiare delle opportunità presenti sul mercato contenendo al contempo la volatilità”.

Per chi predilige un approccio difensivo selezionare i migliori titoli, sia in ambito azionario che obbligazionario, può essere una strategia particolarmente efficace in un mercato ricco di opportunità, ma volatile. Il fondo FF Euro Balanced Fund ha un approccio bilanciato (con una componente azionaria del 59% e quella obbligazionaria del 41% e una flessibilità di +/- 10%), e mira a prendere il meglio di ciò che offre l’Europa, con un margine di flessibilità per coniugare crescita e capacità di difesa nel modo migliore a seconda dei contesti.

Il fondo è adatto a chi, da un comparto azionario puro, punta ad abbassare il profilo di rischio, oppure per chi vuole cogliere le opportunità presenti sul mercato azionario europeo, ma limitando la volatilità in portafoglio. Il fondo punta ad avere equilibrio e costanza di performance nelle fasi più complicate del mercato, con l’obiettivo di cogliere la crescita “col paracadute aperto”.

Investire nelle più grandi e solide società può essere invece una strategia adatta a chi voglia avvantaggiarsi delle migliori opportunità, limitando al contempo la volatilità. Questo è l’obiettivo del FF European Larger Companies Fund. La strategia del fondo consiste nell’individuare in tutta Europa società grandi e solide, di buona qualità a prezzi interessanti. Le large cap europee offrono attualmente prospettive di crescita interessanti nel lungo periodo grazie a valutazioni a significativo sconto e caratteristiche difensive rispetto ai movimenti del mercato nel suo complesso.