Rinnovabili: l’Italia ha già superato l’obiettivo 2020

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Il nostro paese, secondo Eurostat, ricava da fonti green il 17,1% dell’energia consumata, contro il 16% dell’Ue. In testa la Svezia, al 52,6%

La quota di rinnovabili nei consumi di energia dell’Unione europea è salita al 16% nel 2014, dal 15% di un anno prima: è quanto risulta dall’analisi di Eurostat, secondo la quale la quota è quasi raddoppiata rispetto al 2004 (8,5%), il primo anno in cui la rilevazione è stata effettuata.

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L’Unione europea ha fissato per il 2020 l’obiettivo del 20% di energia prodotta da rinnovabili, ma i progressi sono più rapidi del previsto tanto che gli stati membri sono già d’accordo di elevare l’obiettivo almeno al 27%.

Nove stati hanno già raggiunto i loro obiettivi fissati per il 2020, tra questi anche l’Italia, che aveva fissato come target il 17% di energia da rinnovabili entro il 2020 e a fine 2014 era già arrivata al 17,1%, contro il 16,7% dell’anno precedente e il 6,3% del 2004.

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In testa in Europa c’è la Svezia, che produce con fonti rinnovabili oltre la metà (il 52,6%) dell’energia consumata. Seguono, distanziate, la Lettonia e la Finlandia, entrambe con il 38,7%, e poi l’Austria (33,1%) e la Danimarca (29,2%). In fondo alla classifica il Lussemburgo (4,5%), Malta (4,7%), l’Olanda (5,5%) e il Regno Unito (7%).