Da Banca Mondiale una nuova obbligazione sostenibile per l’Italia

di Rosaria Barrile -
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Dedicata ai risparmiatori privati, sarà quotata sul Mot di piazza Affari e offrirà e una cedola annuale dell’1,75%

Dopo il green bond indicizzato lanciato a maggio dello scorso anno, la Banca Mondiale torna a proporre in Italia un prodotto destinato agli investitori privati.

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Si tratta di un’obbligazione emessa in dollari a tasso fisso dell’1,75%, di tipo callable (ovvero che può essere estinta anticipatamente dall’emittente) e con scadenza a marzo 2026.

Sarà possibile sottoscriverla, a partire da un taglio minimo di 2 mila dollari, fino al 21 marzo 2016, salvo chiusura anticipata, e al termine del periodo di offerta sarà quotata sul mercato Mot di Borsa Italiana. L’obbligazione corrisponde cedole semestrali fisse a un tasso annuale pari all’1,75% mentre alla scadenza, dopo dieci anni, verrà rimborsato agli investitori il 100% del capitale in dollari statunitensi.

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A partire dal 29 marzo 2018, potrà essere rimborsata anticipatamente alla pari dall’emittente, che ha un rating tripla A. La tassazione, data la natura sovranazionale dell’emittente, è del 12,50%.

I proventi della raccolta andranno a finanziare progetti sostenibili nei paesi in via di sviluppo al fine di migliorare gli standard di vita, tutelare il patrimonio ambientale e promuovere diversi settori quali, ad esempio, istruzione, sanità e infrastrutture.

Circa 20 le banche collocatrici tra cui Binck, Monte Paschi di Siena, Banca Sella, Banca Popolare di Milano, Bnl e Cariparma Credit Agricole.
Per questa emissione, la Banca Mondiale ha collaborato con Bnp Paribas, come Dealer, e con Banca Akros come Co-Dealer.

“Ci aspettiamo di replicare il successo ottenuto lo scorso con l’obbligazione Green Growth dato anche l’aumento, rispetto alla precedente emissione, del numero delle banche collocatrici che sono passate da poco più di una decina a circa venti”, precisa Carlo Segni, Lead Financial Officer, Treasury della Banca Mondiale. “L’obiettivo è quello di raccogliere 500 milioni di dollari anche se non escludiamo, anzi confidiamo, in un importo persino maggiore dato che tale importo non va inteso come un limite. L’emissione rientra in un piano più ampio di emissioni di obbligazioni per lo sviluppo sostenibile con scadenza marzo 2026”.

“Abbiamo scelto di sostenere questo lancio perché il nostro mestiere è quello di fare banca e per farlo in modo efficiente oggi dobbiamo investire in misura maggiore rispetto al passato in controparti che siano sostenibili”, precisa Stefano Sbranchella, Head of Global Markets Italy di Bnp Paribas Corporate & Institutional Banking. “Negli ultimi mesi i mercati finanziari sono stati caratterizzati da un’estrema volatilità, pertanto chi veste il ruolo di distributore di prodotti non può fare a meno di trovare l’obbligazione della Banca Mondiale un’opportunità interessante per gli investitori alla ricerca di prodotti a reddito fisso, sia per l’entità della cedola, sia per l’elevato standing dell’emittente”.